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De’Aaron Fox non firma il rinnovo con i Kings: aspetterà un anno

De’Aaron Fox non firmerà questa estate il rinnovo triennale al massimo salariale: 165 milioni di dollari. Una cifra che, comunque, si sarebbe aggiunta ai 72 milioni di dollari che spettano alla guardia nelle prossime due stagioni, e che quindi lo avrebbero tenuto incollato a Sacramento fino al 2030. Una scelta, ha spiegato l’insider di Espn Shams Charania, dovuta a un semplice calcolo numerico: tra 12 mesi il massimo salariale che potrà prendere salirà ulteriormente. Insomma, Jalen Brunson è un lontano ricordo. Così come la sua scelta di rinunciare al contrattone per aiutare le finanze della squadra.

La prossima estate, in effetti, Fox avrà diritto a un’estensione quadriennale da 229 milioni di dollari. Il che significa una media di 2.25 milioni di dollari in più all’anno rispetto a quello che avrebbe ricevuto firmando quest’anno. Una differenza apparentemente irrisoria, ma che in realtà nasconde la volontà del giocatore di scommettere su se stesso. Se, come nel 2022-2023, De’Aaron Fox giocasse sufficientemente bene da aggiudicarsi una nomination come All-NBA, allora il massimo salariale subirebbe un bel balzo in avanti: da 229 milioni a 345 milioni in quattro anni. Il che significa, fino al rinnovo inevitabile di Luka Doncic con Dallas, diventare il giocatore più pagato della storia della lega. A prescindere da All-NBA o meno, comunque, aspettare un anno garantisce a Fox dodici mesi in più di sicurezza salariale. E nessuno può biasimarlo. Certo, con l’esempio di Brunson di poco tempo fa, è un qualcosa che forse coglie di sorpresa. Ma il ragionamento dovrebbe essere l’opposto: il “metodo Fox” è la normalità, chi ha fatto lo straordinario (nel senso etimologico) è la guardia dei New York Knicks.

 

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Pubblicato da
Filippo Riccardo di Chio

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