Curiosità

Olimpiadi 2024, Stephen Curry sulla serie di triple contro la Francia: “Ero in fiducia”

Nella serata parigina di ieri, Stephen Curry ha dato il suo consueto spettacolo nella vittoria di Team USA contro la Francia che è anche valso l’oro al torneo olimpico di Parigi 2024. Il playmaker di Golden State si è reso clamoroso protagonista di una serie di quattro triple realizzate nel finale, che ha tagliato le gambe ai transalpini e consegnato la vittoria agli americani. Queste le parole di Curry a riguardo:

“Qualsiasi tiro io prenda, penso che andrà a canestro. Il tiro realizzato nonostante il loro raddoppio? È stata la degna conclusione di una serie fantastica di triple. Vedevo solo il canestro, non sapevo nemmeno da chi fossi marcato in quel momento. Sapevo che eravamo al limite dei 24 secondi. Ma mi ha impressionato… ho impressionato me stesso, questo è chiaro”.

Tra semifinale e finale, Curry ha realizzato 17/26 triple contro il pessimo 5/20 registrato nella fase a gironi andata in scena a Lille:

“Diciamo sempre che bisogna adattarsi a ciò che il gioco impone e mantenere il ritmo. Nelle prime partite avevo tiri aperti, ma non entravano. L’allenatore mi ha ricordato di restare in fiducia, il che mi ha aiutato a concentrarmi sulle ultime due partite. Le partite richiedevano che facessi questi tiri e sono riuscito a realizzarli. Gli ultimi due minuti e mezzo sono stati unici. I ragazzi mi hanno incoraggiato, eravamo fiduciosi in quello che stavamo facendo e io ho risposto… mi sono divertito.”

Capocannoniere degli Stati Uniti in questa competizione con una media di 14.8 punti, Stephen Curry ha finalmente vinto questa medaglia d’oro olimpica che mancava all’interno del suo palmares personale. Si unisce alle medaglie d’oro vinte ai Mondiali del 2010 e del 2014:

“È tutto ciò che immaginavo e anche di più. L’emozione di riuscirci con i ragazzi nello spogliatoio è stata incredibile. Ci siamo tutti impegnati a continuare il dominio degli Stati Uniti, sapendo che sarebbe stato difficile. C’è una sensazione di sollievo, ma anche di realizzazione. Ho visto altri atleti ricevere le loro medaglie e ho sempre immaginato come mi sarei sentito. Volevo vivere un’esperienza mai vissuta prima. È stato un momento unico.”