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NBA, il rientro di Steph Curry è ancora lontano

Non arrivano buone notizie per i Golden State Warriors: Steph Curry, fuori da inizio mese, ha detto di non avere ancora una data per il rientro in campo. A inizio febbraio, nella partita contro i Mavs, Curry aveva rimediato un brutto infortunio alla gamba. In uno scontro con McKinley Wright aveva avuto la peggio e gli esami avevano evidenziato una lesione al legamento tibio peroneale e alla membrana interossea.

Curry non gioca dallo scorso 4 febbraio, e inizialmente si pensava che sarebbe tornato dopo la pausa per l’All-Star Game, previsto per il prossimo fine settimana. Curry ha però detto che i tempi saranno più lunghi, e sicuramente non sarà in campo per l’impegno contro i Lakers previsto per il 23 febbraio. Anche perché l’infortunio di cui ha sofferto non è da sottovalutare, e prima di tornare a giocare dovrà essere sicuro di essere guarito completamente. Altrimenti rischierebbe solo di peggiorare la situazione, con il rischio di saltare tutto il resto della stagione. Ieri, parlando del processo di guarigione e del futuro rientro, ha detto:

“I legamenti possono guarire anche con tempistiche molto diverse. Quindi c’è una possibilità che stia bene a ogni checkpoint di controllo. Dopo la pausa per l’All-Star, spero che riuscirò a tornare ad allenarmi in campo, e sulla base di quelle sensazioni potremo anche avere una data per il rientro in partite. E’ un processo molto lento, soprattutto nella prima fase. L’obiettivo in questo momento è permettere che guarisca e, nel frattempo, mantenere il più possibile la mia forza e la mia condizione fisica. Devo rimanere il più attivo possibile”

In questo momento gli Warriors occupano il nono posto nella Western Conference con un record di 29 vittorie e 28 sconfitte. Curry ha parlato anche dell’obiettivo dei Dubs in questo momento:

“In questo momento l’obiettivo è capire come vincere la prossima partita. So che sembra noioso, ma è l’unica cosa su cui ci possiamo concentrare. Sono molto ottimista e credo che possiamo finire in modo positivo, con due vittorie, le due partite che ci rimangono prima della pausa per l’All-Star. Dopo potremo riposarci, mentalmente e fisicamente”

 

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Pubblicato da
Carlo Giustozzi

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