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NBA, Irving si presenta: “Poco rispetto dai Nets”

Dopo il primo allenamento con la maglia dei Dallas Mavericks, Kyrie Irving ha partecipato alla prima intervista con la maglia della squadra texana. Il play All-Star ha detto di essersi sentito subito apprezzato e ben voluto da Dallas, marcando una netta distanza rispetto alla sua esperienza ai Nets. Parlando con i giornalisti ha infatti detto:

“So di voler essere in ambienti dove sono apprezzato e non solo tollerato o trattato in modi in cui non mi sento davvero rispettato. Ci sono stati momenti nella mia esperienza ai Nets in cui mi sono sentito mancato di rispetto. Mi alleno molto duramente, ma nessuno parla mai della mia etica lavorativa. Tutti parlano di quello che faccio fuori dal campo, e quindi voglio cambiare questa narrativa, scrivere la mia storia e continuare ad allenarmi in palestra. E ora che sono a Dallas, voglio concentrarmi su ciò che posso controllare”

Kyrie Irving è diventato un giocatore dei Mavs nello scorso weekend, quando è stato il protagonista di una trade tra i Nets e la sua nuova squadra. Brooklyn ha ceduto Irving e Markieff Morris e ha ricevuto in cambio Spencer Dinwiddie, Dorian Finney-Smith, una scelta non protetta al primo giro del Draft del 2029 e due scelte al secondo giro. Nell’intervista di ieri Irving ha così parlato della sua ex squadra:

“Non voglio parlare di troppi dettagli perché riguardano il passato ormai. Auguro tutto il meglio ai Nets, li ho lasciati in quarta posizione. Ho fatto tutto quello che avrei dovuto fare, mi sono preso cura dei miei compagni, sono stato molto generoso, e ho voluto sempre fare tutto nel modo giusto. Il gioco della pallacanestro è molto divertente per me, e voglio continuare ad avere questo approccio”

Insieme a Luka Doncic, Irving andrà a formare uno dei backcourt più interessanti e divertenti della lega. Il nuovo giocatore dei Mavs ha però detto di avere chiare le gerarchie della squadra, e di essere pronto a dare tutto alla sua nuova franchigia:

“Adesso vedremo come andrà, ma sono sicuro che riusciremo a trovare un modo di convivere e giocare bene insieme. Farò quello che posso per facilitare il suo lavoro, ma non gli metterò mai pressioni. Non bisogna forzare niente tra me e lui. Voglio solo giocare a pallacanestro, godermi il suo talento e il talento di tutti gli altri nuovi compagni e lavorare per puntare al titolo”

 

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Pubblicato da
Carlo Giustozzi

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