Memphis Grizzlies

NBA, Ja Morant si abbatte sui Brooklyn Nets con 36 punti

La giovane superstar Ja Morant sta alzando il livello delle sue prestazioni ad ogni partita, dimostrando un livello di maturità enorme per un ragazzo della sua età. Nella scorsa nottata, Morant ha guidato i suoi Grizzlies alla vittoria contro i Brooklyn Nets, secondi ad Est, per 118 a 104.

Con 36 punti, 8 assist e 6 rimbalzi, la seconda scelta del Draft 2020 è stato il protagonista totale della sfida, riuscendo a superare un avversario ben più esperto come Kevin Durant. Nonostante qualche infortunio, Ja Morant sta giocando a livelli stratosferici, con prestazioni che gli potrebbero garantire la sua prima convocazione all’All-Star Game.

Prestazioni dominanti e vittorie di livello: Ja Morant pronto per diventare All-Star

Il giocatore di Memphis ha infatti migliorato tutte le sue statistiche rispetto all’annata precedente, peccando solo nella voce degli assist. Nel post-partita, Morant ha commentato la sua prestazione in conferenza stampa.

“I ragazzi contro cui sto giocando sono tra i migliori di sempre. Avere la possibilità di giocare contro di loro e di poter competere per la vittoria con persone di quel livello è speciale. Io cerco sempre di essere me stesso e di dimostrare tutte le mie capacità, mettendole al servizio della squadra.”

La domanda successiva riguardava lo stile di gioco del giocatore, e di come egli sia in grado di capire i momenti della partita in cui poter accelerare e prendere vantaggio sugli avversari.

“Credo che giocare con intensità e aggressività sia fondamentale. Poi è importante mettere in ritmo tutta la squadra, lottare a rimbalzo e recuperare tanti palloni. Siamo molto bravi in transizione, siamo capaci di trovare delle connessioni che gli altri non sono in grado di vedere.”

Infine, è stato chiesto a Morant di parlare della cultura che si respira a Memphis e degli obiettivi della squadra in quest’annata.

“Non siamo i favoriti, per questo dobbiamo mantenere la testa bassa e vincere più partite possibile. Lo dobbiamo al gruppo speciale che abbiamo formato, all’organizzazione, al coach e allo staff. Abbiamo tanti ragazzi speciali, che sono pronti a lottare e ad andare in battaglia per me e per la squadra.”

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Pubblicato da
Gabriele Russo

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