Toronto Raptors
La scorsa stagione ha definitivamente segnato la fine di un’era per Toronto, dopo anni di buonissimi piazzamenti a Est, culminati con la gemma del Titolo 2019. I Raptors, anche a causa di diversi infortuni, lo scorso anno non sono stati capaci di centrare neanche l’obiettivo minimo Play-In: neanche un coach pluri-premiato come Nick Nurse è riuscito a salvare la squadra canadese dall’inevitabile declino, terminando la regular season all’ultimo posto dell’Atlantic Division.
Con l’addio di Kyle Lowry, la responsabilità passerà quasi totalmente sulle spalle di Fred VanVleet e Pascal Siakam. I due sono stati pedine fondamentali per la cavalcata all’anello vinto contro Golden State, ma non sono riusciti a trovare l’amalgama giusta la scorsa stagione per prendere per mano i compagni e raggiungere i Playoff. Entrambi sono chiamati al riscatto e a dimostrare di valere le enormi cifre che i Raptors pagano per loro (85 milioni in 4 anni per VanVleet e 136 milioni in 4 anni per Siakam).
Analizzando i movimenti in offseason della dirigenza canadese, le perdite non si sono fermate al solo Lowry, ma anche al reparto lunghi con Aron Baynes e Rodney Hood che hanno fatto le valigie salutando Toronto. Entrambi avevano poco convinto in campo e fuori, e Nick Nurse li ha lasciati partire senza troppi problemi.
Nella sign-and-trade di Lowry, i Raptors sono comunque riusciti ad aggiudicarsi una point guard del calibro di Goran Dragic e un giovane decisamente interessante come Precious Achiuwa, che andrà a prendersi quasi sicuramente il suo posto nel quintetto titolare nella posizione di ala grande. A loro si aggiungono le prese di Sam Dekker e Svi Mykhailiuk, i quali dovrebbero essere capaci di portare tiro e punti alla second-unit di Toronto.
In campo riconferme sono da segnalare il rinnovo triennale di Khem Birch per 20 milioni di dollari complessivi e soprattutto quella di Gary Trent Jr. Birch ha ben figurato durante la scorsa annata e si è guadagnato il rinnovo, mentre per la guardia tiratrice arrivata da Portland, la scelta di Masai Ujiri è stata più che azzeccata. La franchigia canadese è riuscita a rifirmare il 22enne per 51.8 milioni di dollari in tre anni, ritrovandosi nel roster una guardia tiratrice giovane e capace di mantenere 16.5 punti di media con il 40% dal campo.
Le aspettative più alte sono poste ovviamente sulla quarta scelta al Draft 2021, Scottie Barnes (a questo link la nostra analisi sul giocatore). La scelta dei Raptors è risultata piuttosto ambigua in sede di Draft, tenendo in considerazione che la guardia Jalen Suggs di Gonzaga era ancora libera. Suggs sembrava essere il cambio naturale dopo la partenza di Lowry, ma Toronto sembra essere più che convinta sulla scelta fatta, e delegherà le responsabilità di ballhandler principale sulle spalle di Fred VanVleet.
La squadra canadese si ritroverà quindi un nucleo giovane da far crescere e da amalgamare, una creatura malleabile tra le sapienti mani di Nick Nurse. D’altronde, negli ultimi anni Toronto ha sviluppato in casa talenti di tutto rispetto, come Pascal Siakam e OJ Anunoby.
Considerati gli exploit di diverse squadre nelle annate precedenti, i Raptors potrebbero nel migliore dei casi riuscire a strappare un pass per i Playoff attraverso il torneo Play-In, alla nona o decima posizione. Rimanendo più realistici, scegliamo di non mettere troppe aspettative su Toronto alla prima stagione del nuovo ciclo, e pronostichiamo una stagione tranquilla in cui far maturare i propri giocatori, nei bassifondi della Atlantic Division e lontano dalla zona Playoff.