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NBA, Malik Monk spiega la scelta di firmare per i Los Angeles Lakers

Dopo essere stato reso unrestricted free agent a sorpresa dagli Charlotte Hornets, Malik Monk ha stupito tutti durante la stessa free agency 2021 firmando al minimo salariale (1.7 milioni di dollari) un annuale con i Los Angeles Lakers. Una scelta, questa, compiuta a soli 23 anni, quando solitamente un giocatore cerca di ottenere un contratto più remunerativo e pluriennale. Anche perché Monk veniva da una stagione decisamente positiva con Charlotte: 11.7 punti di media in 42 apparizioni. Ebbene, la shooting guard ha spiegato la sua decisione in questa maniera:

“Ho scelto l’ambiente e tutto quello che imparerò in questa franchigia: come essere un professionista, come lavorare, come lavorare in modo più intelligente, come essere umano. Sto ancora imparando, sto cercando di migliorare nella vita. Ho solo 23 anni. Questi ragazzi sono nella lega da molto più tempo, quindi posso fare domande e posso imparare da tutti loro. Non solo su un campo da basket, ma anche fuori. Era la cosa più importante per me in questa fase.”

Effettivamente, Monk potrà godere della collaborazione di diversi veterani tra cui LeBron James, Carmelo Anthony, Russell Westbrook, Dwight Howard, Anthony Davis, Trevor Ariza o Wayne Ellington e forse Jared Dudley. Sospeso durante la stagione 2019-20 per violazione delle regole antidroga NBA, da allora Monk — a quanto pare — è maturato e per i Lakers potrebbe essere una risorsa interessante in uscita dalla panchina. Quando gli viene chiesto cosa può portare ai californiani, lui risponde così:

“Ho fatto un nuovo passo avanti, sono migliorato ogni anno e questo era il mio obiettivo. Sono alla ricerca di continuità. Sto solo cercando di essere il meglio che posso in ogni aspetto del gioco. Penso di poter portare molto a tutti i grandi giocatori che abbiamo, LeBron, AD, Russ, Carmelo, Dwight, tutti. Posso nutrirmi delle loro qualità e penso di poter imparare molto da loro. Porto tanta voglia di giocare e tanta energia, proprio come fa Westbrook.”

Con Russell come elemento d’ispirazione:

“Non riesco a spiegare quanto sono felice di essere qui. Imparerò tantissimo. Imparerò quando attaccare, quando non attaccare e come restare sempre in modalità “Beast”. Russell non si riposa mai. Spinge sempre al massimo. Posso trarre ispirazione e imparare tanto da lui.”

 

 

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Simone Ipprio

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