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Corner Three #4: Top e Flop della settimana NBA

Le ultime acquisizioni post buyout cristallizzano definitivamente i roster delle trenta franchigie NBA. Tante e sorprese si, anche nei risultati. Un recap agile nel nuovo appuntamento domenicale che vi accompagnerà in questa seconda parte di stagione, fino alla postseason. Corner Three, tre momenti top e altrettanti flop dagli ultimi sette giorni.

 

 

Top

Zion Williamson

Che il prodotto da Duke fosse un talento certificato lo sapevano tutti, già dai tempi del Draft. E se le classiche comparazioni con alcuni grandi del gotha cestistico sembravano comunque azzardate, oggi, nel suo secondo anno NBA, appaiono invece più azzeccate che mai. I suoi 26.4 punti, 7.1 rimbalzi e 3.5 assist a partita col 60% dal campo urlano Shaquille O’Neal a pieni polmoni, non solo per una dominanza fisica che così tanto ricorda quella di Diesel: 24 partite consecutive per Zion con almeno 20 punti e il 50% al tiro, una in meno rispetto al record NBA fissato proprio da Shaq. Ah, e ricordiamoci che ha vent’anni.

 

Charlotte Hornets

Nel corso di una decade a Charlotte si è visto di tutto: dal record di sole sette vittorie nella stagione 2011-12 (regular season in lockout ad onor di cronaca), alle mai troppo azzeccate scelte al Draft NBA che non hanno permesso una valida ricostruzione dai giovani. Nel mezzo, un paio di fugaci apparizioni ai Playoff, curiosamente terminate entrambe dai Miami Heat, e poco altro. Quest’anno, la musica è ben diversa.

La firma del veterano Gordon Hayward in estate per 120 milioni di dollari per quattro anni aveva fatto alzare molte sopracciglia, ma il 31enne ex Celtics in North Carolina stava vivendo – fino allo stop certificato nelle ultime ore – la sua personale stagione di riscatto dopo i numerosi guai fisici degli ultimi anni. LaMelo Ball poi sta dominando la propria classe rookie nelle principali statistiche del caso, una sicurezza per gli Hornets che continua a spingere la squadra anche ora che la giovane guardia è ferma ai box per un guaio al polso. Quarto posto a Est per i Calabroni. Ad oggi, non solo Playoff ma anche fattore campo. Da barzellette della lega, a temibile matchcup per la postseason.

 

Vintage Russell Westbrook

Nonostante un record Wizards non di certo esaltante ed un inizio stagione con più bassi che alti, Russell Westbrook sta vivendo un periodo di ritrovata freschezza: nelle ultime venti partite l’ex MVP sta viaggiando con medie di 24.6 punti, 11.7 rimbalzi e 11.1 assist, inclusa una tripla doppia senza precedenti. E cosa meglio di un poster senza pietà alcuna per suggellare il proficuo periodo? Nulla. Ma non chiedetelo a Bismack Biyombo degli Hornets.

 

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Gabriele Gramantieri

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