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NBA, i Lakers commentano l’orribile serata dall’arco contro Portland

Dopo 24 ore dalla brutta prestazione contro i Portland Trail Blazers in Gara 1 di questi ‘insoliti’ Playoff NBA 2020, i Los Angeles Lakers hanno fatto una prima analisi di quello che è successo in campo, cercando di individuare i motivi per cui è arrivata la prima sconfitta della postseason. Tra le stats da analizzare, la percentuale di realizzazione di tiri dall’arco ha avuto un peso specifico per la compagine allenata da Frank Vogel. I gialloviola, infatti, hanno chiuso il match con un pessimo 5 su 32 (ossia 15.6% che vale il secondo peggior record nella storia dei playoff dall’arco considerando un minimo di 30 tentativi, ndr).

Anthony Davis è stato il primo a commentare questa particolare situazione, lui che ha registrato un rivedibile 8/24 dal parquet di cui 0/5 dall’arco. Queste le sue parole, riguardo anche alla pressione da sostenere a causa di una inaspettata sconfitta, nonostante la presenza di uno come LeBron James in squadra:

“Ci saranno sempre critiche quando giochi con LeBron James, miglior giocatore del gioco. Il mio lavoro è alleviare la pressione su di lui. Ma non ascolto quello che qualcuno ha da dire sul mio gioco o su quello di un mio compagno di squadra. Ho la responsabilità di giocare ad alto livello e contribuire a rendere le cose più facili per LeBron. Non siamo nel panico.”

Lo stesso LeBron, invece, ha commentato così la cattiva serata da 3:

“Abbiamo avuto diversi tiri costruiti davvero bene, semplicemente non li abbiamo realizzati. Niente da aggiungere a riguardo. Abbiamo creato molti bei tiri, ma non siamo riusciti a convertirli in canestri.”

Stesso discorso per Kyle Kuzma, il quale ha chiuso con un 1-5 dall’arco:

“Dobbiamo mettere subito da parte questa serata. Fa parte dell’essere sicuri di se stessi. Se perdi 10 di fila o fai 10 vittorie di fila, devi dimenticartene e continuare a fare il tuo lavoro senza condizionamenti.”

Discorso che trova d’accordo anche coach Frank Vogel che ha chiosato in questo modo:

“Bisogna rimanere pazienti. Credere nello storico di realizzazione e continuare a lavorare con i ragazzi per capire quali sono i tiri giusti da prendere. Dobbiamo solo rimanere calmi.”

 

 

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Simone Ipprio

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