News NBA

NBA, Sam Presti chiarisce la posizione dei Thunder: “Ripartire? Attendiamo indicazioni”

In una videoconferenza con i media di Oklahoma City, Sam Presti ha risposto per circa trenta minuti alle domande su come si sono organizzati i Thunder durante l’interruzione del NBA a causa del coronavirus. Il GM dei Thunder non ha espresso dichiarazioni definitive sul ritorno agli allenamenti dei suoi giocatori.

Presti non sa quando si potrà tornare a giocare, affermando che la Lega in questo momento è in un “territorio inesplorato”. Il ritorno dell’NBA si basa su diversi fattori. All’annuncio della stessa Lega su una possibile riapertura dei centri di allenamento l’8 maggio, Presti non si è dichiarato convinto:

“La NBA ha dichiarato che si tratta di una proposta e ormai siamo solo ad una settimana prima del termine fissato per la ripresa quantomeno degli allenamenti. Le cose stanno letteralmente cambiando giorno dopo giorno. Non voglio dire che ci impegniamo a riaprire. Dobbiamo risolvere problemi ben più gravi in questo momento.”

Ha poi aggiunto:

“Continuiamo a parlare con i giocatori riguardo un possibile rientro, ma la lega ha dotato le squadre di una certa flessibilità per decidere come sia meglio agire. Operiamo partendo dal presupposto che la lega non consentirebbe ai giocatori e ai membri dello staff di operare in condizioni a rischio per la salute.” 

Ci sono state molte indiscrezioni riguardo a come la NBA procederà con le partite, qualora venga dato il via libera. Quanto durerà la preparazione dei giocatori (per Chris Paul dalle tre o quattro settimane)? La regular season verrà portata a termine o si passerà direttamente ai playoff? Dove si disputeranno le ipotetiche partite?

Sam Presti non lo sa, ma è consapevole che bisogna ripartire:

“Dobbiamo seguire le indicazioni della lega e rispettare ciò che è ritenuto migliore per il bene del gioco. Bisognerà essere consapevoli che non sarà più come prima quando si ritornerà a giocare.”

Proseguendo con il discorso:

“Se la lega potesse darci indicazioni e chiarezza, penso che lo farebbe. Ora è il momento di fermarsi. Tutti parlano di essere leader in questo periodo. Secondo me, una delle caratteristiche più importanti di un leader è essere disposto ad ascoltare. Seguiremo tutte le indicazioni che ci verranno fornite, per far sì che tutti coloro che indossano il logo Thunder possano lavorare in un ambiente sicuro. Lavoreremo in qualsiasi circostanza e saremo un buon partner.” 

 

Leggi anche:

NBA, John Wall avverte: “Il me che vedrete in campo sarà il migliore mai visto”

NBA, San Antonio Spurs pronti a vendere quote di minoranza

NBA, Craig Ehlo racconta la sua versione di “The Shot”

Share
Pubblicato da
Matteo Franzoni

Recent Posts

Jayson Tatum nominato Chief of Basketball Operations della Duke University

Jayson Tatum, stella dei Boston Celtics e simbolo della nuova generazione NBA, è stato nominato…

fa 2 mesi

Assente nella preseason NBA, LeBron James spera di essere pronto per la ripresa

Non è prevista la partecipazione di LeBron James alla pre-stagione, ma il suo obiettivo è…

fa 2 mesi

Quali sono le differenze tra sponsorizzazioni NBA e quelle in Italia

Le sponsorizzazioni sportive rappresentano un pilastro del business sia in NBA sia nei campionati italiani,…

fa 2 mesi

NBA, la trovata pubblicitaria di LeBron James non ha mai preoccupato i Lakers

Mentre LeBron James mandava in visibilio il web annunciando la sua misteriosa "Seconda Decisione", i…

fa 2 mesi

NBA, il rientro è lontano per Kyrie Irving: “Non chiedetemi la data”

Il rientro di Kyrie Irving è ancora lontano: il campione invita alla cautela e dichiara…

fa 2 mesi

L’NBA sbarca su Prime Video: nuova era per il basket in Italia

Alessandro Mamoli, Mario Castelli, Matteo Gandini, Tommaso Marino e Andrea Trinchieri entrano a far parte…

fa 2 mesi