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Risultati NBA, Toronto blinda i Playoff nella notte di Curry; Nuggets in volata a Charlotte; serata da incubo per Houston

(42-20) Denver Nuggets 114-112 Charlotte Hornets (21-41)

I Denver Nuggets rialzano la testa dopo il brutto scivolone contro Golden State e tornano a vincere a Charlotte a quasi quattro anni di distanza dall’ultima volta – 19 marzo 2016. Nel secondo periodo Denver prova a rompere l’equilibrio della prima frazione con un parziale 29-17 e va al riposo sul +9 (60-51). Charlotte non si fa prendere dalla frenesia e resta in partita con un break analogo nel terzo quarto (31-20) e si affaccia agli ultimi 12′ con due lunghezze di margine sugli avversari. Un canestro da tre punti di Rozier porta gli Hornets al massimo vantaggio sul +8 a poco più di 8′ dal termine, ma Denver resta in scia e arriva addirittura a mettere la testa avanti sul 101-100 dopo il 2-2 dalla lunetta di Nikola Jokic. A 57.4″ dalla sirena la partita è ancora in parità a quota 110. Jamal Murray, uomo di parola, riscatta la cattiva performance contro gli Warriors chiudendo da miglior marcatore dei suoi (18 punti) con il canestro in fade-away che decide la contesa. Per Charlotte – nonostante i 24 punti di un rientrante Graham, i  20 di PJ Washington e i 19 di Rozier – è la terza sconfitta casalinga in fila. Denver, otto vittorie nelle ultime dodici uscite, rimane a una partita dai Clippers #2 a Ovest.

 

 

 

(38-25) Philadelphia 76ers 125-108 Sacramento Kings (27-35)

Sadistically, we love it“. Le dichiarazioni di Brett Brown dopo le sconfitte contro Clippers e Lakers lasciavano poco spazio a interpretazioni per i i 76ers. Philadelphia risponde presente alle sollecitazioni del coach e interrompe la striscia di nove sconfitte consecutive in trasferta con un successo wire-to-wire [mai in svantaggio nel corso della gara]. In controllo già nel primo quarto, (+10 sul 23-13), Phila si fa riprendere in breve: due canestri a testa per Bjelica e Bazemore, intervallati da un bersaglio centrato da Buddy Hield, ed è contro-parziale di 10-0 Kings (30-30). Forti del vantaggio di appena due lunghezze dopo 12′ di gioco, i Sixers piazzano la seconda spallata già nel 2° quarto e la partita si indirizza in maniera netta. Il margine in doppia cifra alla pausa lunga si allarga sino al +18 nel terzo periodo (77-59) e Philadelphia cerca, non senza patemi di gestire fino alla fine del match. A 8′ dalla sirena finale, però, i Sixers alzano per un istante le mani dal manubrio e i Kings ne approfittano per rientrare fino al -6 con canestri in serie dalla lunga distanza di Hield e Barnes [11-29 di squadra a fine gara]. Philadelphia trema, ma non cede e chiude la sfida con l’ennesimo parziale (13-2) ispirato e chiuso da Tobias Harris. Complici le assenze di Simmons, Richardson ed Embiid, per l’ex Clippers è la quarta volta oltre 20 punti nelle ultime sei partite giocate (28). Ventello anche per un sempre ispirato Shake Milton e in generale cinque giocatori con 15+ punti a referto in casa Sixers. Nonostante 45 punti del duo Fox Hield, Sacramento raccoglie la prima sconfitta casalinga dopo sei successi. I Kings affronteranno nel fine settimana Portland in una sfida chiave per le speranze Playoff sull’ostico parquet del Moda Center, dove la vittoria manca da ben dodici confronti.

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Nicolò Basso

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