Oklahoma City Thunder

NBA, Chris Paul non rinuncerà alla player option da 44 milioni di dollari

Era da un po’ che si aspettavano novità sulla decisione di Chris Paul di rinunciare o meno alla player option presente sul suo contratto. Ebbene, stando agli ultimi aggiornamenti, CP3 ha fatto sapere che non ha assolutamente intenzione di rinunciare all’opzione da $44,2 milioni prevista per la stagione 2020-2021.

L’attuale veterano di OKC ha firmato due estati fa un contratto pesantissimo (visti i suoi 36 anni) con gli Houston Rockets. Quest’anno infatti percepirà $38,5 milioni e nella prossima stagione $44,4 milioni. Alcuni hanno anche ipotizzato che Paul potrebbe essere disposto a rinunciare all’opzione giocatore per agevolare una possibile firma con una contender al titolo con uno stipendio chiaramente più basso.

Il giocatore, però, ha dato l’impressione di avere le idee piuttosto chiare. Infatti alla domanda se potesse uscire dal contratto attualmente attivo, ha risposto così ai microfoni di Rohan Nadkarni di Sports Illustrated:

“Non c’è alcuna possibilità, non succederà. Assolutamente no”.

CP3, va ricordato, fu scambiato con i Rockets con la premessa che avrebbe firmato un accordo al massimo salariale dalla durata di quattro anni l’estate successiva. I Rockets così hanno fatto, rendendo questa decisione la priorità per il 2018. Dopo un’annata di alti e bassi, incomprensioni con James Harden, e le mancate NBA Finals, la scorsa estate i Rockets sono riusciti a liberarsi del pesantissimo contratto di CP3, cedendolo ad OKC in cambio dell’assetato di titolo Russell Westbrook.

l Thunder speravano che Paul sarebbe stato un facile elemento da coinvolgere in una trade per squadre come i Miami Heat (bisognose di una star da affiancare a Jimmy Butler), ma presto si sono ricreduti. Nessuna squadra è disposta a prendere un giocatore che guadagna così tanti soldi a 36 anni.

C’è da dire che OKC, in parte, lo aveva messo in conto. Ora Paul non vuole lasciare quei 44,2 milioni di dollari. Si vedrà se, con il passare del tempo, CP3 cambierà decisione o la dirigenza di OKC riuscirà ad imbastire una trade miracolosa che possa soddisfare il giocatore e le squadre coinvolte.

Nonostante tutto gli Oklahoma City Thunder occupano il settimo posto nella Western Conference con un record 25-19.

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Pietro Carfì

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