Primo Piano

Back-to-Back in NBA: come affrontare due partite in 48 ore | Nicolò Melli

Si chiama back-to-back NBA e, dietro un’espressione di uso comune che significa ‘di seguito’, si nasconde un’operazione semplice: far giocare ad una squadra due partite in due giorni, anche in località molto distanti fra loro. In tanti anni trascorsi in Europa, mi sono sempre chiesto come fosse possibile affrontare gare così ravvicinate col viaggio in mezzo. Appena arrivato qui, l’ho capito.

Funziona in questo modo. Finita una partita, c’è un’ora di tempo per raggiungere l’aereo: per questo, è consigliato di  evitare il supplementare. In quel periodo ristretto si cena: direttamente nello spogliatoio, a casa propria se si abita vicini, lungo la strada per l’aeroporto o una volta a bordo del volo.

Arrivati a destinazione, più o meno a notte fonda in base all’orario locale (non sembra, ma anche una sola ora di fuso può fare un’enorme differenza), si va in albergo e si dorme almeno fino al brunch, fissato fra le 11 e le 12. A seguire un meeting di squadra per analizzare la partita della sera prima o solo per studiare gli avversari della sera stessa, visto il poco tempo a disposizione, un po’ di riposo e poi di nuovo in campo. Morale: nel giro di 36 ore giochi due partite, magari a migliaia di chilometri l’una dall’altra risvegliandoti, nel migliore dei casi, nel tuo letto.

Raccontato così, sembra un viaggio nel frullatore. In realtà, vivi il back-to-back senza stress perché tutto è calcolato al secondo, fin dall’estate: il nostro responsabile organizzativo, Jaxon, pianifica il programma dell’intera stagione un paio di settimane dopo l’uscita del calendario. Ad esser triturata, invece, è la tua routine, che cambia totalmente: se hai le tue buone abitudini, puoi scordartele. È un continuo adattamento alla situazione, a ciò di cui il tuo corpo ha bisogno, perché ogni back to back è diverso dall’altro.

Puoi scordare anche dove sei: non nascondo che mi è capitato di non ricordare il numero di camera, convinto di essere ancora nella città precedente. E qui è decisiva la memoria perché, per quanto organizzati, ancora non hanno predisposto il cartello che indica ‘stanza di Nik’.

di Nicolò Melli

 

LEGGI ANCHE:

Viaggiare in NBA Class | Nicolò Melli

NBA Confidential: intervista a Nicolò Melli

Share
Pubblicato da
Redazione NbaReligion

Recent Posts

NBA, i Mavs battono i Thunder in Gara 2 grazie a Doncic e un super P.J. Washington

Dallas ha pareggiato la serie sull'1-1 dopo la sconfitta nella prima partita

fa 17 ore

NBA, i Celtics cadono in casa contro i Cavs. Mitchell: “Faccio qualsiasi cosa serva per vincere”

Una grande difesa e delle buone percentuali dall'arco hanno permesso a Cleveland di sbancare il…

fa 18 ore

NBA, New York batte Indiana in Gara 2, Brunson leader dopo l’infortunio

I Knicks ora guidano la serie contro i Pacers sul 2-0

fa 2 giorni

NBA, Nikola Jokic vince il premio di MVP per la terza volta

Il serbo dei Nuggets ha vinto il premio di miglior giocatore della regular season in…

fa 2 giorni

NBA, Rudy Gobert vince il premio di Miglior Difensore dell’Anno 2024

Il francese ormai abituato a mettere le mani sul Dpoy

fa 3 giorni

NBA, multa record – ma nessuna sospensione – per Jamal Murray

Durante Gara 2 contro i Wolves, il play di Denver aveva lanciato un sacchetto termico…

fa 3 giorni