A detta dello stesso Arenas, in tanti non si aspettavano granché da lui ancor prima di approdare in NBA: molte persone sostenevano che non avrebbe trovato spazio.
Al suo anno da freshman alla University of Arizona, Agent Zero scelse perciò il numero 0: un promemoria per ricordarsi il numero di minuti che quelle persone pensavano avrebbe giocato. Ovviamente Arenas smentì tutte le critiche, dimostrando in poco tempo tutto il suo valore e diventando un All-Star, prima dell’ inaspettato declino a seguito del battibecco con il compagno di squadra Javaris Crittenton.
Una compilation delle migliori prestazioni individuali durante la regular season
Per il greco 35 punti, 20 assist e 17 rimbalzi
Entrambi hanno ricevuto un tecnico e sono stati "ammoniti" ufficialmente dalla lega
L'imprenditore e l'ex superstar di baseball pagheranno 1,5 miliardi di dollari
Per i nerobianchi è il piano A. E il piano B?
Le stelle NBA hanno brillato particolarmente nella notte
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Riguardo al 24 di Kobe, manca qualche informazione. Intervistato circa la scelta del numero, lo stesso ha dichiarato che si trattava di una motivazione riservata, che aveva a che fare con lo "stay focus" (essere concentrati sugli obbiettivi) per 24 ore al giorno, senza volere aggiungere altro, ma gli osservatori più vicini non gli hanno creduto, ritenendo che le manie di onnipotenza degli anni 2009 e 2010, quelli dei titoli senza Shaquille O'Neal, lo abbiano indotto a esporre così il suo desiderio di essere "1 in più" di Michael Jordan, oltre che nel numero di maglia, anche in quello di titoli conquistati (impresa poi non riuscitagli)! Potete controllare, se volete, l'esattezza di queste informazioni, che vengono da un appassionato da 40 anni di NBA.