Numeri di maglia: le dieci ragioni più singolari dietro la loro scelta

6. Pau Gasol e il 16

All’inizio della sua carriera, tra le fila del Barcelona, il lungo spagnolo fu obbligato a portare il numero 16. Fino a pochi anni fa infatti, i dirigenti delle squadre erano soliti assegnare ai debuttanti il numero 16 o il numero 17: gli atleti più esperti potevano scegliere un numero compreso tra 4 e 15, mentre i due successivi venivano assegnati ai giocatori addizionali, quali appunto i giovani da aggregare in prima squadra quando qualcuno si infortunava.

Visto il successo della sua prima stagione, al secondo anno Pau decise di non cambiarlo. Ecco dunque spiegato il perché del numero 16, che Gasol ha sempre indossato anche in NBA: rappresenta una sorta di portafortuna. Che sia questo il segreto della sua carriera piena di soddisfazioni?

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fabiomaugeri dice:

30/01/2017 a 07:46

Riguardo al 24 di Kobe, manca qualche informazione. Intervistato circa la scelta del numero, lo stesso ha dichiarato che si trattava di una motivazione riservata, che aveva a che fare con lo "stay focus" (essere concentrati sugli obbiettivi) per 24 ore al giorno, senza volere aggiungere altro, ma gli osservatori più vicini non gli hanno creduto, ritenendo che le manie di onnipotenza degli anni 2009 e 2010, quelli dei titoli senza Shaquille O'Neal, lo abbiano indotto a esporre così il suo desiderio di essere "1 in più" di Michael Jordan, oltre che nel numero di maglia, anche in quello di titoli conquistati (impresa poi non riuscitagli)! Potete controllare, se volete, l'esattezza di queste informazioni, che vengono da un appassionato da 40 anni di NBA.