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NBA, nuovi problemi all’immigrazione per Enes Kanter

Il centro dei Portland Trail Blazers Enes Kanter non viaggerà con la squadra per la trasferta di venerdì contro i Toronto Raptors a causa di alcuni problemi con l’ufficio immigrazione.

Come riportato in passato, il paese di origine di Enes Kanter, la Turchia, in precedenza aveva revocato il passaporto al giocatore a causa delle sue critiche esplicite nei confronti del presidente, Recep Tayyip Erdogan, e per la sua intimissima amicizia con Fethullah Gulen, un esponente religioso che era stato accusato dal governo turco di aver condotto il fallito colpo di stato contro Erdogan nel 2016.

Sebbene il giocatore abbia già giocato in Canada lo scorso 10 novembre con i New York Knicks, le ultime vicende che lo hanno reso protagonista hanno portato il  giocatore a mantenere maggiore prudenza nei viaggi internazionali.

Temendo infatti la possibilità di estradizione o peggio, Enes Kanter non si era neppure recato in Inghilterra con i New York Knicks per i London Games NBA giocatesi nella capitale del Regno Unito contro gli Washington Wizards.

Il giocatore aveva giustificato la sua assenza per il timore di essere rapito o peggio nel corso della trasferta.

Purtroppo, non potrò essere presente a causa di quel pazzo di presidente turco. C’è una possibilità che possa essere ucciso là fuori.

Enes Kanter ha già disputato tre partite da quando ha firmato il suo nuovo contratto con i Portland Trail Blazers, dopo che i New York Knicks lo avevano tagliato a febbraio.

In questa stagione, Enes Kanter ha collezionato una media di 14 punti, 7 rimbalzi e 2 assist in meno di 20 minuti con la sua nuova squadra.

Il suo obbiettivo sarà tentare di impressionare al meglio la franchigia dell’Oregon ed il resto della lega per quanto rimane di questa stagione, dato che in estate il giocatore sarà un free agent.

 

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Pubblicato da
Lorenzo Garbarino

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