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NBA, confronto fra DeAndre Ayton e Devin Booker dopo la sconfitta contro Portland

Un brutto inizio di stagione ha portato un confronto verbale fra Devin Booker e DeAndre Ayton, come riporta Duane Rankin di Arizona Republic. Dopo sette sconfitte consecutive, infatti, serie negativa culminata con la larga sconfitta per 108-86 contro i Portland Trail Blazers.

Secondo Rankin, l’alterco si è verificato subito dopo la partita, prima che i media potessero raggiungere gli spogliatoi per le consuete domande post-partita.

“Provo anche io delle emozioni”, ha dichiarato il centro dei Suns. “Inizio a sentire delle brutte emozioni, e quando non riesco a percepire l’energia, sento che non è qui, allora è in momenti come questi che apro la bocca. Non mi interessa di chi si tratta, che sia un veterano presente nella Lega da diciannove anni o un quindicenne, non mi importa. Abbiamo tutti un lavoro da fare e anche io devo alzare l’asticella, ovviamente”.

Parole che però sembrano essere state pronunciate nel deserto, dal momento che questa notte i Phoenix Suns abbiano collezionato l’ottava sconfitta consecutiva contro i Miami Heat.

Devin Booker e DeAndre Ayton sono sicuramente le due stelline della franchigia di Phoenix. Il primo, al terzo anno nella NBA sta guidando la squadra nella voce punti con 23.5 di media, ai quali aggiunge anche 6.7 assist a partita. Ayton, invece al primo anno, viaggia a una doppia doppia di media da 15.8 punti e 10.1 rimbalzi.

Nonostante i loro apporti, la squadra continua a incassare sconfitte, e i rapporti fra lo stesso coaching staff e giocatori non sembrano dei più idilliaci, come dimostra questo video della partita contro Portland in cui Bridges sembra non voler ascoltare coach Koksoov rientrando in panchina. Così, i Suns detengono il peggior record della Lega, di sole 4 vittorie e 21 sconfitte: di questo passo potrebbero mancare l’appuntamento con i Playoff per il nono anno consecutivo.

 

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Guarda i commenti

  • Phoenix non ha nessuna intenzione di raggiungere i playoff.
    La loro luuunga ricostruzione, iniziata con la cessione di Steve Nash ai Lakers, potrebbe culminare con una delle prime due scelte al draft del 2019, con la possibilità di acquisire Barret o la "jeep che ti viene addosso a 10 miglia all'ora"...
    Però perdere sempre è un rischio, perchè le giovani stelle possono crescere senza il carisma giusto, come sta accadendo ad esempio a quelle di Minnesota.
    Fa quindi bene Ayton a far sentire la sua voce, se non sopporta di perdere sempre.
    D'altra parte, che senso ha che Booker abbia già provato a fare 70 punti in una partita, se non ha ancora mai provato a cercare di vincerla?

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Pubblicato da
Andrea Capiluppi

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