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NBA, Anthony Davis: “Da adesso Cousins è un nemico per me”

La bromance tra Anthony Davis e DeMarcus Cousins è ufficialmente terminata.

Sebbene l’ex compagno di squadra abbia compreso la sua decisione, è rimasto risoluto nel decidere di troncare i rapporti.

“Voglio dire, sono felice per lui. Ha fatto quello che ha fatto, ha scelto la squadra giusta per la sua carriera in questo momento con il suo infortunio, presumo, gli auguro buona fortuna e lo vedremo tre o quattro volte quest’anno, e proveremo a picchiarlo forte, ora è il nemico, chi non è un Pelicans è un nemico per me, è passato da un compagno di squadra a un nemico.”

La decisione di Cousins di firmare con i Golden State Warriors è giunta dopo il rifiuto del giocatore ad una offerta da 40 milioni di dollari della sua franchigia.

La scorsa stagione, Anthony Davis si è sempre distinto con eccellenti prestazioni contro i Dubs, soprattutto durante le semifinali della Western Conference, sfornando una media di 27 punti e 14 rimbalzi, nonostante la serie sia culminata con una sconfitta in appena cinque partite.

“È davvero difficile perché giocano così bene come una squadra. Sposta la pallacanestro, ha i migliori tiratori del gioco, il miglior realizzatore del gioco, devi davvero giocare a un gioco perfetto: quando fanno le loro cavalcate trionfali, devi essere abbastanza pronto per combatterli.”

Pur non potendo contare su Cousins nella prossima stagione, i Pelicans hanno comunque trovato il modo di aggiungere Julius Randle al roster, che dovrebbe fungere da fit perfettamente complementare ad Anthony Davis grazie alla sua capacità di giocare vicino al canestro.

“È un ragazzo forte e fisico, ama giocare nel pitturato. Può spingere la palla, segnare, passare, ho sempre amato il modo in cui ha giocato, è un ragazzo del Kentucky e sono eccitato di poterlo avere, mi sto assicurando che il mio gioco continui a lavorare sulle piccole cose, non vedo l’ora di andare al lavoro.”

 

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Guarda i commenti

  • Idealmente Randle è perfetto per giocare con Anthony Davis, se lo scopo di New Orleans è quello di acciuffare i playoff e di far competere AD per l'MVP.
    Con Randle Davis avrà meno lavoro sporco in attacco e in difesa e sarà libero di spaziare sul fronte offensivo, ma il gioco dei Pelicans sarà più lento e prevedibile.
    In coppia con Mirotic era costretto a fare anche il centro, creando spauracchio nei pressi dell'area e favorendo in questo modo indirettamente le ricezioni dei tiratori dal perimetro. Quando è arrivato Mirotic da Chicago e Cousins si è infortunato, il gioco dei Pelicans è migliorato tantissimo.
    Rondo è stato abilissimo a servire Davis per farlo giocare al meglio o usarlo come minaccia per servire i tiratori.
    Anche Holiday ha potuto esprimersi al meglio, tolto dalle responsabilità di playmaking.
    Non so quanto Payton sarà in grado di far giocare Davis; sarà più facile che subirà i suoi isolamenti.
    Secondo me dovevano tenersi Rondo e, al posto di un'ala grande, prendere un'ala piccola di alto livello.
    Vedremo, per me rischiano di non fare nemmeno i playoff.

  • E in quel caso a febbraio AD potrebbe potrebbe portare I suoi talenti a Boston o a Los Angeles... Entrambi hanno quello che servirebbe ai Pelicans (tanti giovanissimi talenti) e a Davis (una squadra dove si punta davvero a vincere).

  • La traduzione che proponete delle parole di Davis è terrificante. Sembra un copia/incolla da Google Traduttore senza revisione umana.

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Pubblicato da
Lorenzo Garbarino

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