Boston Celtics

NBA: McGrady: “I Celtics sono i Warriors dell’Est”

I Boston Celtics di Brad Stevens, arrivati a un soffio dalle Finali NBA (sconfitti 4-3 nelle Eastern Conference Finals dai Cleveland Cavaliers di un LeBron James monumentale), hanno uno dei roster più futuribili dell’intera lega. I biancoverdi hanno sempre più fan tra gli analyst e gli addetti ai lavori di Oltreoceano, tra i quali anche Tracy McGrady – ex stella di Orlando Magic e Houston Rockets – al momento analista tecnico per ESPN.

McGrady profetico

Queste le dichiarazioni rilasciate da McGrady in una recente intervista:

“I Celtics saranno per l’Est quello che i Warriors sono per l’Ovest. Non è certo che Marcus Smart resti, ma l’anno prossimo avranno in ogni caso un roster profondissimo: non è neanche semplice immaginare quale possa essere il loro starting five. È possibile che uno tra Tatum o Brown debba partire dalla panchina, tanto sono pieni di talento nei primi cinque-sei uomini della rotazione.”

E ancora:

“Non che la panchina sia da meno in prospettiva. Credo che Stevens debba lavorare in modo simile a quanto fatto da Gregg Popovich ai tempi degli Spurs migliori. Quella era una squadra con un talento quasi sovrabbondante. E penso che il paragone coi Celtics attuali ci stia tutto. Stevens potrà gestire la profondità a disposizione ed evitare di dare più di 30-35 minuti a giocatore.”

In effetti, un’ipotetica rotazione a otto costituita da – in ordine rigorosamente alfabetico – Brown, Hayward, Horford, Irving, Morris, Rozier, Smart (da rifirmare, come segnalato da McGrady), Tatum sarebbe forse la seconda migliore della NBA dopo quella – guarda un po’ – proprio dei Warriors.

Mancherebbe un rim protector. Un Anthony Davis (di cui si è già parlato più volte in passato in ottica trasferimento ai Celtics), per dire. Boston le fiches per arrivare a The Brow le avrebbe pure. Dovesse farcela – evenienza dalla complicatissima realizzazione – allora sì il guanto di sfida ai Warriors sarebbe lanciato una volta per tutte.

 

Leggi anche:

Ainge: “Con Irving e Hayward saremo molto più forti”

Durant: “Pronto ad affrontare LeBron”

Love è in dubbio per Gara 1 delle Finals

News NBA

Guarda i commenti

  • D'accordo in tutto con McGrady, tranne per il fatto che uno tra Brown e Tatum debba partire dalla panchina, meglio averli insieme, per la loro capacità di giocare più ruoli.
    In attacco sono tutti e tre più o meno abili ad attaccare dal palleggio (Jaylen Brown è migliorato molto in questo fondamentale durante l'anno, mentre Tatum e Hayward lo fanno in modo naturale), tutti e tre sono ottimi tiratori da tre, Brown è molto forte in post basso, mentre Tatum e Hayward pur prediligendo l'attacco dal palleggio, hanno il fisico per dominare anche in post contro difensori più piccoli.
    Inoltre in difesa, tutti e tre sono molto forti sia sulla palla, che in aiuto e possono marcare forte le migliori ali piccole e anche buona parte parte delle ali grandi dell'NBA.
    Insomma, averli tutti e tre assieme sarà un incubo per le difese e per gli attacchi avversari; la panchina con Smart-Rozier-Morris-Larkin-Theiss-Ojeleye e probabilmente uno tra Baynes e Monroe + un rookie non ha da invidiare nulla a nessuno.
    Se poi sarà ancora Golden State la squadra da battere, Houston o Philadelphia con Lebron James, questo lo vedremo.
    Non è detto poi che Golden State riuscirà in eterno a "sottopagare" Thompson, Green e Durant e ad avere tanti role players al minimo salariale, pur essendo già abbondantemente in luxury tax.
    Secondo me, se Durant vince il secondo titolo e magari il secondo MVP delle finals, torna ad Oklahoma a finire il lavoro, come ha fatto Lebron James.

Share
Pubblicato da
Elia Pasini

Recent Posts

Jayson Tatum nominato Chief of Basketball Operations della Duke University

Jayson Tatum, stella dei Boston Celtics e simbolo della nuova generazione NBA, è stato nominato…

fa 2 mesi

Assente nella preseason NBA, LeBron James spera di essere pronto per la ripresa

Non è prevista la partecipazione di LeBron James alla pre-stagione, ma il suo obiettivo è…

fa 2 mesi

Quali sono le differenze tra sponsorizzazioni NBA e quelle in Italia

Le sponsorizzazioni sportive rappresentano un pilastro del business sia in NBA sia nei campionati italiani,…

fa 2 mesi

NBA, la trovata pubblicitaria di LeBron James non ha mai preoccupato i Lakers

Mentre LeBron James mandava in visibilio il web annunciando la sua misteriosa "Seconda Decisione", i…

fa 2 mesi

NBA, il rientro è lontano per Kyrie Irving: “Non chiedetemi la data”

Il rientro di Kyrie Irving è ancora lontano: il campione invita alla cautela e dichiara…

fa 2 mesi

L’NBA sbarca su Prime Video: nuova era per il basket in Italia

Alessandro Mamoli, Mario Castelli, Matteo Gandini, Tommaso Marino e Andrea Trinchieri entrano a far parte…

fa 2 mesi