Cleveland Cavaliers

NBA: per LeBron James la situazione è ancora totalmente sotto controllo

Il primo quarto, come era successo in Gara 2 contro gli Indiana Pacers, è stato da fantascienza. 21 punti dei 27 totali della squadra portavano la sua firma, ma nonostante questo i Celtics erano ancora li a -4. A fine partita i numeri di LeBron James parlavano da se: una tripla doppia da 42 punti, 10 rimbalzi e 12 assist, il tutto tirando con il 55% dal campo, ma niente di tutto ciò è servito a portare il punto ai Cleveland Cavaliers, che nel secondo tempo hanno dilapidato il loro vantaggio chiudendo la partita sotto di 13 punti 107 a 94.

Nel post-partita LeBron James è intervenuto insieme al suo compagno di squadra Kevin Love, anch’egli autore di una buona prestazione da 22 punti e 13 rimbalzi, ed è sembrato piuttosto tranquillo, come dopo Gara 1, nonostante lo svantaggio per 2-0 dei suoi Cleveland Cavaliers.

“Non perderò il sonno dopo questa partita, l’unico modo per cui possa perderlo è se Kevin Love non riceverà una domanda (fino a quel momento a chi guardava l’intervista era stato impossibile accorgersi della presenza dell’ex T’Wolves).”

La risposta così distaccata di LeBron James si presta sicuramente a diverse interpretazioni. Quella sicuramente più probabile, vista la professionalità del giocatore in questione, è che il nativo di Akron sia ancora totalmente convinto che i suoi Cavs possano ribaltare la serie a loro favore e, come dice nel video,  lui farà di tutto per mettere la squadra nelle migliori condizioni.

Gli altri dovranno fare la loro parte però, perché come visto stanotte, anche un Re in versione extra-terrestre può non essere sufficiente per battere questi Boston Celtics. Tyronn Lue ha provato a mescolare un po’ le carte nella rotazione, inserendo Tristan Thompson in quintetto (efficiente nel primo tempo, ma calato terribilmente nel secondo) e facendo uno switch tra i due nuovi arrivati ex Lakers, tenendo fuori Jordan Clarkson e dando minuti a Larry Nance Jr. (0 punti e 3 rimbalzi in 11 minuti). Le risposte dal supporting cast però, oltre al primo tempo da 11 punti di Kyle Korver, sono state misere, tanto che qualcuno in conferenza stampa ha addirittura chiesto la motivazione della presenza di alcuni giocatori in campo, uno su tutti Rodney Hood.

La speranza per i Cavs è che l’aria della Quicken Loans Arena porti una ventata di nuovo entusiasmo per Gara 3, ad una squadra che in questo momento sembra davvero ad un passo dal baratro.

 

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Pubblicato da
Francesco Grisanti

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