Risultati NBA

Risultati NBA: Masked Embiid torna e vince; Warriors e Pelicans sul 3-0

(2) Golden State Warriors 110-97 San Antonio Spurs (7)

Golden State guida la serie 3-0.

È bastato un tempo da Warriors agli Warriors per sbancare l’AT&T Center. Se all’intervallo, infatti, solo 6 lunghezze separano le due squadre, a 7 minuti dalla fine gli Spurs guardano il tabellone luminoso e sono 19 i punti da recuperare. Inutile dire che l’impresa non è riuscita ai ragazzi di coach Ettore Messina.

In 51 anni di gloriosa storia NBA, gli Spurs non hanno mai perso 8 partite di Playoff consecutivamente. La striscia negativa ha toccato ora quota 7: dalle Finali di Conference dell’anno scorso, per ben 7 volte Aldridge&Co. sono stati sconfitta da Golden State. Serie pronosticata come palesemente sbilanciata, con quasi 17 punti di scarto medio nelle prime 3 partite la sfida sembra ancora più impari.

Parlando di sfide impari: come si ferma uno alto due metri e dieci che tira dal palleggio con questa naturalezza?

E questi sono solo 3 dei 26 punti di KD35 (l’unica tripla segnata su 6 tentativi, tra l’altro), messi a referto assieme a 9 rimbalzi e 6 assist. 19 punti con 16 tiri per Klay Thompson, mentre sono al solito solide le prestazioni di Draymond Green (10-6-7) e Andre Iguodala (10-4-4). Dalla panchina bene Quinn Cook (12 punti con 9 tiri) e Shaun Livingston (16 punti con 9 tiri).

Sempre privi di Kawhi Leonard, invece, gli Spurs hanno il miglior marcatore in LaMarcus Aldridge: 18 punti, 10 rimbalzi (di cui 4 offensivi) e 4 assist con 10 tiri, ma anche un rotondo -20 in Plus/Minus. 14 punti con 13, disfunzionali tiri per Patty Mills, mentre Dejounte Murray e Danny Green scrivono 9 a testa. 11 e 6 rimbalzi per Rudy Gay, 16 con 12 tiri dalla panchina per Tony Parker: domenica 22, 21:30 ora italiana, San Antonio dovrà provarle tutte per evitare lo sweep.

 

(3) Portland Trail Blazers 102-119 New Orleans Pelicans (6)

New Orleans guida la serie 3-0.

Il più incredibile dei risultati NBA. Anche la terza partita della serie tra New Orleans e Portland conferma quanto palesato dai primi due episodi della saga andati in scena nell’Oregon: Anthony Davis & Co. sembrano avere una marcia in più. Non a caso sono l’unica squadra di tutto il primo turno dei Playoff NBA ad essere avanti nella serie pur con un seeding inferiore all’avversario.

Qualsiasi considerazione sui Pelicans deve partire da lui, ovviamente, ma non sarebbe corretto ignorare un supporting cast (e un allenatore) che stanno davvero dominando la serie. Lo scarto finale è andato via via aumentando: se Gara 1 si è decisa per due soli punti, questa Gara 3 era già decisa dopo il primo quarto, con New Orleans avanti di ben 16 lunghezze. Il vantaggio dei Pelicans nella partita non è mai stato messo in discussione, e anzi una tripla di Jordan Crawford ha toccato quota +33 a 6:46 dal termine.

L’uragano Davis che travolge cose

AD23 chiude con 28 punti, 11 rimbalzi, 2 assist, 3 rubate e 2 stoppate, tirando 11 su 18 dal campo e 0 su 2 dall’arco. Ha fatto di meglio, The Brow, in carriera, ma forse non è mai stato così influente su una partita. Ora sposta gli equilibri solo con la forza di volontà. Il top-scorer di serata, in ogni caso, è Nikola Mirotic: 12 su 15 dal campo per 30 punti e 8 rimbalzi. 16 a testa per un ottimo Jrue Holiday e #PlayoffRondo (quest’ultimo in doppia-doppia con 11 assist). L’abbondante garbage time nel finale ha permesso a coach Gentry di non forzare troppo coi minutaggi.

Tutto nuovamente da buttare, invece, per Portland, che a forza di chiedersi come fermare Anthony Davis si sono scordati di loro stessi. 44 punti con 30 tiri (5 su 14 dall’arco) per la coppia Lillard-McCollum, ma nemmeno in Gara 3 a coach Stotts sono riusciti quegli aggiustamenti necessari per ribaltare una serie che, ormai, sembra finita.

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Guarda i commenti

  • Davis finalmente può mostrare il suo vero valore ai playoff, grazie ad una squadra che non è più tutta caricata sulle sue spalle; in questo modo può fare davvero la differenza.
    La svolta con gli anni passati si chiama Rajon Rondo, l'allenatore in campo, finalmente libero di creare meraviglioso basket anzichè limitato o trasformato in una guardia moderna, come hanno cercato di fare i perdenti Carlisle e Hojberg.
    Tutta la squadra sta giocando alla grande, ma in particolare Mirotic sta facendo dei playoff straordinari.
    E' incredibile pensare che qualche mese fa era considerato di troppo nella perdente Chicago.. Dal pugno in faccia di Portis ad adesso si è trasformato da talento inespresso a giocatore determinante!

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Pubblicato da
Michele Pelacci

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