Golden State Warriors

Draymond Green: ancora un tecnico ed è sospensione

Ancora una volta Draymond Green è protagonista di una controversia con gli arbitri nella vittoria di questa notte dei suoi Warriors sugli Oklahoma City Thunder.

Green ha iniziato la partita come leader in una classifica di cui non andare particolarmente fieri: l’orso ballerino è infatti primo per maggior numero di falli tecnici in stagione, ben 14.
Nella partita di questa notte Green a portato questo numero addirittura a 15, candidandosi come leader indiscusso di questa particolare classifica.

L’episodio in questione è stato quantomeno controverso: Green ha commesso fallo su Jerami Grant nel tentativo di impedire una sua schiacciata e, appena dopo il fischio arbitrale, ha iniziato a caricare i suoi tifosi, per aumentare l’hype e mettere ulteriormente in difficoltà i Thunder dal punto di vista psicologico. Gli arbitri, tuttavia, hanno interpretato il gesto di Green come una provocazione rivolta a Grant e hanno pertanto deciso di sanzionare l’ala dei Warriors con un tecnico.

Il giocatore non è sembrato affatto preoccupato per questa ennesima sanzione e, di fronte alle domande dei giornalisti di ESPN riguardo alla possibilità di ricevere un sedicesimo fallo tecnico, si è così espresso:

Sono un ragazzo emotivo, quando gioco ci metto passione; continuerò a giocare con passione. Mi preoccupo del modo in cui crescere i miei figli, non di ricevere un tecnico. Penso ci siano cose più importanti nella vita rispetto a ricevere un fallo tecnico.”

Il problema falli tecnici non riguarda solo Green in casa Warriors: se l’orso ballerino è infatti il leader di questa classifica, al secondo posto c’è Kevin Durant, sanzionato dagli arbitri con un tecnico per ben 11 volte.

Nonostante Green abbia cercato di glissare sull’argomento, dimostrando di non essere preoccupato riguardo a un sedicesimo tecnico, al giocatore converrà prestare la massima attenzione nelle prossime partite: un ulteriore fallo tecnico costerebbe a Green una sospensione, qualcosa di cui i Warriors, impegnati a rincorrere i Rockets per il primato, non hanno assolutamente bisogno.

 

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Lorenzo Pon

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