Boston Celtics (7-2) – Oklahoma City Thunder (4-4) 101-94
Sofferto e sudato. Il successo (settimo di fila) che consolida il primato di Boston nella Eastern Conference arriva al termine di una insperata, eppure realizzabile, rimonta sul campo degli Oklahoma City Thunder.
La partita alla Chesapeake Energy Arena inizia nel migliore dei modi per i padroni di casa. 55-37 il parziale complessivo di primo tempo a favore dei Thunder, guidati da un indiavolato Wild Westbrook (19 punti, 6 rimbalzi e 11 assist al termine) capace di garantire ai suoi un già confortevole vantaggio di anche 18 punti.
Confortevole sì, ma non abbastanza da sotterrare la baldanza di Irving (probabilmente già informato della prestazione monstre del nemico-amico da Cleveland e perciò incentivato a non voler essere da meno) e compagni. I Celtics infatti rientrano nel secondo tempo con tutt’altra carica e, con il parziale di 30-16 prima e 34-23 poi, invertono l’inerzia del match.
Irving (25 punti al termine per lui) e Horford (20 e 8 rimbalzi) si appropriano del quarto periodo segnando 13 punti a testa nella frazione. Per la sconfitta Thunder complice una prestazione da Dottor Jeckyl nella prima parte di gara, poi soppiantato da un terribile Mr. Hyde in seconda battuta. Con la risalita del leprecauno infatti, le percentuali al tiro per i top player di Oklahoma si sono notevolmente sporcate, stanziandosi in un 35% dal campo per Westbrook, 17.6% per Melo, autore comunque di 10 punti e 14 rimbalzi e 45% George con 25 punti e 10 rimbalzi.
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