NBA, il career high di Quickley affonda i Rockets

Ieri notte i New York Knicks (43-33) hanno battuto nettamente gli Houston Rockets (18-58) al Madison Square Garden (137-115). Un risultato apparentemente di poco conto, considerando le poche ambizioni dei texani, fanalino di coda della Western Conference dall’inizio della stagione.

Eppure per i Knicks è stata comunque una partita della massima importanza. Innanzitutto perché la squadra di coach Tom Thibodeau, attualmente al quinto posto della Eastern Conference, veniva da tre sconfitte consecutive e aveva assolutamente bisogno di vincere.

La vittoria di ieri notte, che non ha visto scendere in campo Jalen Brunson, non sarebbe però arrivata senza la fenomenale prestazione di Immanuel Quickley. 40 punti, cioè massimo in carriera, tirando con un incredibile 14-18 dal campo e 5-7 da tre, e 9 assist.

Una performance che lo ha reso il primo Knicks a quota 40+ punti con 5+ assist e almeno il 75% al tiro dai tempi di Nate Robinson, nel 2010. Solo altri cinque giocatori, nella storia della franchigia, hanno avuto numeri di questo tipo.

Gli ultimi due punti sono arrivati dopo un viaggio in lunetta. A detta dell’ex Kentucky, uno dei più difficili della sua vita.

“Mai stato così nervoso per due liberi. Devo ringraziare il lavoro fatto in offseason e i miei compagni e lo staff che mi spronano ogni giorno. Raggiungere questi traguardi qui, al Madison Square Garden, è speciale.”

Buone anche le performance di Julius Randle (26 punti) e RJ Barrett (19 punti). Dall’altra parte, invece, non sono serviti a molto i 26 punti di Kevin Porter e i 19 di Jaylen Green.

Adesso i Knicks avranno due partite delicate, prima contro i Miami Heat (settimi) e poi contro i Cleveland Cavaliers (quarti). Due squadre della Eastern Conference che, esattamente come loro, stanno cercando di qualificarsi direttamente ai playoff.

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Pubblicato da
Pier Paolo Polimeno

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