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NBA 2022-23 Season Preview: Pacific Division, nel cuore della competizione

Golden State Warriors

 

La scorsa stagione gli Warriors si sono imposti come la prima franchigia della lega vincendo il quarto titolo in sette anni. Per la stagione 2022-23, gli Warriors non solo tornano con i loro giocatori cruciali intatti e liberi da infortuni, ma sono pronti a dare ad alcuni giovani la possibilità di ritagliarsi un ruolo importante nella rotazione e quindi di portare un elemento diverso.

Nonostante la vittoria dell’anello, infatti, la squadra ha finito per perdere una manciata di giocatori di ruolo in questa offseason. Sono andati via Nemanja Bjelica, Chris Chiozza, Damion Lee, Gary Payton, Otto Porter e Juan Toscano Anderson. La dirigenza  ha dunque pensato a non modificare l’ossatura del roster, ma andando a riempire quei buchi che permetteranno, almeno nelle intenzioni di Curry e compagni, di tentare l’ennesimo assalto al Titolo NBA.

Ancora una volta, il gioco di Golden State ruoterà intorno a Steph Curry. La scorsa stagione ha arricchito il suo palmares vincendo il premio di MVP delle Finali 2022, forse l’unico premio che gli mancava. Detto questo, la stagione regolare di Curry è stata un po’ altalenante: dicembre e gennaio sono stati mesi un po’ più difficili per lui, in quanto in quelle 27 partite ha tirato con solo il 39,4% dal campo. Curry ha recuperato con un febbraio e un marzo di fuoco (49,8%), ma il risultato dell’intera stagione è stato solo il 43,7% di tiri dal campo – il punteggio più basso della sua carriera e un calo significativo rispetto al 48,2% del 2020-21. La guardia veterana ha anche preso meno tiri, con il ritorno di Klay Thompson dopo due anni ai margini della squadra.

Proprio Klay Thompson è tornato in campo per la prima volta dai Playoff 2019 nel corso della passata stagione. Comprensibilmente, ha avuto qualche problema di ambientamento, tirando con solo il 42,9% dal campo. Inoltre, ha tirato con il 38,5% da dietro l’arco,  la prima volta in carriera che ha chiuso un’annata al di sotto del 40%. Il suo tiro incostante è continuato nei Playoff, ma gli Warriors sono riusciti comunque a portare a casa un altro titolo. Thompson potrebbe migliorare la sua efficienza con un’intera e sana regular season per cercare di tornare in forma. Considerando che la scorsa stagione ha totalizzato una media di 20,4 punti, 3,9 rimbalzi, 2,8 assist e 3,6 tiri da tre punti, anche con le sue limitazioni, il suo talento è sempre quello di una volta.

Al fianco delle due Star ci sarà ancora una volta Andrew Wiggins, che l’anno scorso ha conquistato un ruolo da titolare come terza opzione in attacco proprio dietro a Curry e Thompson. Per la terza stagione consecutiva Wiggins ha registrato un calo nel suo impegno realizzativo, con una media di 17,2 punti a partita, in calo rispetto ai 18,6 della campagna precedente. Ha registrato anche un calo nei rimbalzi e negli assist, anche se minore e che probabilmente può essere ricondotto al calo del tempo di gioco. In compenso, Wiggins ha raggiunto la media migliore della carriera di 2,2 tiri da tre punti a partita e ha convertito il 39,2% dei tentativi, una caratteristica che non ha mai avuto per gran parte della sua carriera.

Infine, per compensare le perdite, gli Warriors hanno firmato Donte DiVincenzo e JaMychal Green. Anche Kevon Looney è stato rifirmato. E a tornare sarà anche Jordan Poole, che ha avuto un impatto considerevole lo scorso anno nella cavalcata verso il titolo NBA, ed emergendo come una delle stelle nascenti più dinamiche della lega. Il pieno stato di salute di Curry e Thompson porterà Poole a giocare principalmente dalla panchina come cambio di entrambi, dato che il 23enne si è comportato bene come riserva nella scorsa stagione.

Ciò che rende gli Warriors particolarmente pericolosi in questa stagione è la loro “nuova” generazione: Jordan Poole, Jonathan Kuminga, Moses Moody e James Wiseman sono tutti giovani e promettenti e dovrebbero fornire un mix equilibrato accanto ai veterani, e DiVincenzo è un’ottima aggiunta di sistema. In sostanza, Golden State sembra ancora essere tra le favorite per la vittoria dell’anello, e ci aspettiamo potranno competere per i vertici della Pacific Division e arrivare all’ennesima Finale NBA.

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Pubblicato da
Andrea Capiluppi

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