NBA, risultati: Memphis batte Golden State all’overtime, Jazz unica squadra ancora imbattuta

(4-1) New York Knicks 104-103 Chicago Bulls (4-1)

Nella notte che celebra Joakim Noah, i Chicago Bulls perdono la prima partita stagionale per mano dei New York Knicks, che li raggiungono così tra le quattro squadre in testa all’Eastern Conference. Gli ospiti, rilanciati dalla vittoria su Philadelphia, arrivano alla sfida in fiducia e provano subito a mettere l’impronta sull’inizio gara, scattando 16-6 in uscita dai blocchi di partenza dopo l’alley oop vincente firmato Mitchell Robinson. Nel giro di tre minuti Chicago ribalta il parziale restituendo con gli interessi un 13-3 che le vale il vantaggio. Altro elastico con 60″ da giocare nel quarto d’apertura: sopra di quattro (25-21) i Bulls si fanno sorprendere, due canestri degli ex Gibson e Rose e il pull-up jumper di Quickley restituiscono ai Knicks due punti di vantaggio dopo 12′. Più lineare l’andamento del punteggio nel secondo periodo, dato che New York non perde mai la testa della partita e va a riposo sul +4 (55-51). Dopo il 2-2 dalla lunetta di Patrick Williams a un minuto e mezzo dall’inizio del terzo periodo che riporta i padroni di casa a -1, i  Knicks piazzano un parziale di 10-0 ispirato da otto punti e due triple a bersaglio da parte di Kemba Walker. Il vantaggio tocca anche il +13 sull’82-69 nel corso del 3° quarto, ma nei 12′ decisivi la squadra di coach Thibodeau toglie le mani dal manubrio troppo presto e permette il rientro degli avversari nell’ultimo minuto, dilapidando un vantaggio in doppia cifra, dal 104-94, negli ultimi 100″ mal contati. Chicago sigla infatti un 9-0 e ha la chance per vincere il match: palla nelle mani di DeMar DeRozan che però fallisce il jumper del potenziale sorpasso. Finisce così 104-103 Knicks.

21 punti con 5-6 da tre per Kemba Walker, miglior marcatore dei suoi. Tripla doppia sfiorata per Julius Randle, che tira male (3-11) ma si riscatta all-around da 13 punti, 16 rimbalzi, nove assist e una palla recuperata. Segnaliamo anche i 20 punti di RJ Barrett e i 12 in uscita dalla panchina di Derrick Rose, uno degli ex di serata. Per i Bulls 67 punti in combinato dal trio LaVine (25, 7-17 al tiro),  DeRozan (20, 7-18) e  Vucevic (22, otto rimbalzi e sei assist).

Highlights

(4-0) Utah Jazz 122-91 Houston Rockets (1-4)

I Jazz cominciano con il piede giusto una serie impegnativa nel loro calendario stagionale. La squadra di Quin Snyder apre infatti contro Houston un tour de force di sei trasferte nelle prossime sette partite; il tutto nell’arco di 11 giorni. Il 4-0, miglior partenza dal 2006-2007, è frutto di una prestazione corale che certifica una volta di più la profondità del roster di Utah.

La gara è subito ben indirizzata per gli ospiti: Houston firma il suo primo e unico vantaggio di serata sul 13-12 dopo 5′ di partita, ma Utah prende le misure e scappa con un 20-5 di parziale già nel primo quarto, chiuso appunto 32-18. I Jazz sono troppo solidi per non gestire a dovere. Dall’altra parte, le percentuali non assistono Houston, che chiuderà con un misero 9-44 da tre punti, oltre ad andare sotto pesantemente nel conto dei rimbalzi di squadra (58-41 Jazz a fine gara). Il +21 a tabellone dopo 24′ diventa più +36 sul 90-54 a metà terzo quarto. Per tutta la seconda metà di gara Houston ha dovuto rinunciare a Kevin Porter Jr., fermato da un problema alla caviglia sinistra. Anche alla luce di ciò è meritevole di menzione il moto d’orgoglio da parte dei texani, che danno un segnale grazie al 18-2 valevole per il -20 che consegna loro anche il parziale del 3° quarto (32-31). prima del 4° periodo conclusivo. Negli ultimi 12′ Utah si riprende i 10 punti lasciati per strada e chiude in scioltezza sul 122-91.

Il top scorer tra i Jazz è Bogdan Bogdanovic con 19 punti, ma sono ben sette i giocatori in doppia cifra per Utah. Gobert firma la doppia doppia da 16 punti e 14 rimbalzi, Donovan Mitchell scrive 15 punti con 5-12 al tiro. Panchina ancora una volta protagonista con 59 punti a referto, senza contare l’ancora assente Rudy Gay. 16 per Jordan Clarkson, 14 per Joe Ingles, 13 per Eric Paschall e 10 punti per Hassan Whiteside. Nella disfatta, per Houston si salva Christian Wood (16 punti con 6-13 al tiro), discreto apporto anche da un costante Alperen Sengun (14 punti con 5-12 al tiro e cinque rimbalzi).

Highlights

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Nicolò Basso

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