(17-31) Orlando Magic 115-110 New Orleans Pelicans (21-26) [OT]
Con la partenza del nucleo storico, tocca ai vecchi veterani prendersi carico delle responsabilità. E così è ancora una volta Terrence Ross a trascinare gli Orlando Magic, stavolta vincenti sul campo dei Pelicans privi di Zion, Ingram e Ball.
A due minuti dal termine, Orlando è avanti di 5 punti. Alexander-Walker la pareggia praticamente da solo, con un floater prima e con una tripla poi. L’ultimo tentativo di Ross è poi fuori bersaglio.
Al supplementare i Pels vanno avanti con la schiacciata di Steven Adams, che aggiusta l’errore di Alexander-Walker e fa 109-105. Orlando non ci sta e pareggia con Ross e poi Okeke, per poi rimettersi davanti ancora con Ross. I Pelicans hanno l’occasione di pareggiare con Alexander-Walker, che subisce fallo in penetrazione. Dei due tiri liberi però solo uno va a segno. Così facendo, i Magic hanno l’occasione di chiuderla in lunetta. Nel post-partita, AW rimane 15 minuti a tirare liberi. Mentalità.
(24-24) Atlanta Hawks 134-129 San Antonio Spurs (24-22) [2OT]
L’errore all’ultimo secondo, con la palla che gira sul ferro ed esce. Trae Young, dopo questa scena, ha voluto ripagare la squadra dell’errore. Il suo floater all’ultimo secondo dei tempi regolamentari, per vincere la partita, è infatti andato fuori bersaglio. Probabilmente sentendosi colpevole del fatto, Young ha trascinato i compagni ai supplementari, dove ha segnato 15 punti complessivi.
DeMar DeRozan (36 punti e 9 assist) pareggia la partita ai tempi regolamentari sul 110 con 2.7 secondi rimasti sul cronometro. Poi, l’errore di Trae. Il primo overtime è in totale equilibrio, con le squadre stanche che segnano 9 punti a testa. Gay la pareggia a 119 a un minuto scarso dal termine. Poi Young sbaglia e White fa lo stesso. Atlanta non riesce nemmeno a tirare nel suo ultimo tentativo:
Al secondo overtime, Gallinari manda avanti gli Hawks sul 133-129 con 13.8 secondi rimanenti. Ancora Gay, con una tripla, rimette gli Spurs a un punto di distanza. Ma Young, dalla lunetta, chiude definitivamente la gara.
(30-18) Denver Nuggets 101-94 Los Angeles Clippers (32-18)
Era la partita di cartello della notte e i Denver Nuggets hanno risposto molto positivamente. Con un Nikola Jokic un po’ frenato, capace di raggiungere la doppia cifra di punti solamente a 5 minuti dal termine della partita, i Nuggets conducono comunque la gara dall’inizio alla fine, portando a casa una gran vittoria.
Al posto di Jokic è toccato agli altri portare a casa i punti. Porter Jr chiude a 20, Barton a 19 e Gordon a 14. I Clippers, guidati ovviamente dai 24 punti e 12 rimbalzi di Kawhi Leonard, pagano le difficoltà al tiro. Nel primo quarto tirano 6 su 17, con i Nuggets già avanti di 13. Anche nel secondo non va meglio: l’esempio perfetto è il doppio errore di George prima, in schiacciata completamente da solo, e Batum poi, che prova a sistemare l’errore del compagno sbagliando a sua volta. I Clippers provano a ricucire i 18 punti di svantaggio nel terzo quarto, entrando nell’ultimo sull’81-70. Un parziale di 13-3 li manda a una sola lunghezza di distanza. Ma sul più bello Denver respinge gli assalti avversari e, con Jokic finalmente in doppia cifra, chiude la partita.