(29-13) Phoenix Suns 110-100 Miami Heat (22-22)
Era dal gennaio 2007 che i Phoenix Suns non vincevano sette partite consecutive in trasferta. Questa statistica rende bene l’idea della stagione fantastica che la franchigia sta vivendo, qualcosa che nell’Arizona mancava da fin troppo tempo. Sensazioni opposte, invece, in quel di Miami: gli Heat sono alla quarta sconfitta consecutiva e paiono vivere un momento di incertezza. E dire che, nel secondo quarto, al comando della partita c’erano proprio i padroni di casa con un parziale di 42-39. Le percentuali dal campo però crollano e i Suns ne approfittano per infilare un parziale di 16-4, che li manda a riposo a metà gara sul 58-43. Miami prova a non arrendersi e riduce lo svantaggio, che nel terzo quarto diventa di 22 punti, ma non riesce più a scendere sotto la doppia cifra di distanza. I titolari possono così riposare durante tutto il quarto periodo. Booker chiude a 23 punti, Ayton a 17 + 16 rimbalzi.
(31-13) Philadelphia 76ers 108-98 Golden State Warriors (22-22)
Vittoria convincente quella dei Sixers ad Oakland, contro una Golden State ancora senza Stephen Curry. I Sixers si stanno dimostrando squadra dal ruolino di marcia invidiabile, capaci di sopperire all’assenza di quel fenomeno di Embiid senza particolari patemi, trovando di volta in volta un uomo capace di trascinare il resto della squadra. Stanotte è toccato a Tobias Harris recitare il ruolo del leader: decisivi sono stati i suoi canestri nel finale di partita per garantire la vittoria ai suoi e respingere gli assalti degli Warriors.
La partita sembrava fortemente indirizzata in favore dei Sixers nel primo quarto, visto il parziale di 35-17 fatto registrare. Invece, con Wiseman di nuovo in quintetto, Golden State ha dato battaglia trascinata da Oubre, perdendo la gara solamente nel finale.
(30-14) Brooklyn Nets 116-112 Portland Trail Blazers (25-18)
Un uomo solo al comando: è ancora James Harden a decidere le sorti della sua nuova squadra, priva sia di Kevin Durant che di Kyrie Irving. Con 25 punti e 17 assist, il Barba guida i Nets ad espugnare il parquet del Moda Center di Portland, in casa di Damian Lillard. E pensare che nel pre-partita lo stesso Harden è stato a forte rischio di non giocare.
La prima metà di gara è in perfetto equilibrio: nel primo quarto Portland trova risposte importanti da Enes Kanter, trascinatore con 13 punti e 8 rimbalzi in un quarto. I Blazers mantengono la leadership fino a metà gara, quando vanno a riposo sul 66-65. I Nets trovano il sorpasso nel terzo quarto, con l’assist di Harden per Claxton. Poi, sempre su assist del Barba, Blake Griffin costringe gli avversari, sul -8, al time out. Due triple consecutive di Covington riaprono poi la gara: subito dopo Portland chiama un challenge, poi vinto. Vince anche la palla contesa con Derrick Jones e subito dopo Covington subisce fallo e va in lunetta, dove fa 1 su 2. Sul 114-112, Jeff Green la chiude a sua volta in lunetta dopo il fallo tattico.