Denver Nuggets

NBA, R.J. Hampton sui Nuggets: “Sono i migliori talent scout”

R.J. Hampton è stato ritenuto da molti come uno dei prospetti più interessanti del Draft appena concluso. Le doti atletiche e la capacità di playmaking del 19enne avevano da tempo attirato l’attenzione degli scout, che però si sono mostrati poco sicuri del giocatore. Anche a causa di alcuni dubbi circa la tenuta difensiva e le abilità al tiro, infatti, Hampton è stato chiamato soltanto alla 24esima scelta. I Milwaukee Bucks, poco dopo aver draftato il 19enne, hanno poi deciso di inserire il prospetto in una trade, facendolo approdare a Denver.

In un’intervista per i media americani, Hampton ha avuto la possibilità di parlare della nuova avventura NBA, soffermandosi anche sul Draft. Il 19enne ha da subito riservato parole di elogio per la dirigenza dei Nuggets, paragonandosi alle ultime scelte del team:

Penso siano i migliori talent scout, vedono i veri talenti. Molti [scout] tra la 1 e la 13 si sono pentiti di non aver scelto Michael Porter Jr. [nel Draft 2o18],e in molti si sono pentiti di essersi lasciati scappare Bol Bol. Sarà la stessa cosa con me. Continuerò a lavorare sodo ogni giorno e farò vedere alla gente che i Nuggets sono degli ottimi ricercatori di talenti. Vedranno cosa si sono persi.”

Parlando della pressione e delle predizioni di alcuni su un futuro da All-Star, Hampton non ha avuto dubbi:

“Mi piace molto. Mi piace la pressione. Il mio obiettivo era di arrivare in NBA, ma non come un giocatore qualsiasi. Voglio essere uno dei migliori di sempre.”

Il playmaker sembra però anche consapevole della competizione all’interno del roster con giocatori come Jamal Murray, Monte Morris e il neo-arrivato Campazzo:

“Penso sia un bene per me, questo mi dà un’opportunità di imparare subito dai giocatori che Denver ha già. Sono uno che può fare un po’ di tutto. Posso giocare come 1, 2 e 3, se necessario.”

Discutendo infine dei suoi punti di forza, Hampton sembra essere particolarmente convinto della sua versatilità:

“La mia più grande abilità è essere capace di fare un po’ di tutto. Posso andare a rimbalzo, passare, tirare, arrivare a canestro. Penso anche di essere uno dei giocatori più veloci dell’NBA.”

A questo punto non ci resterà che aspettare l’inizio della stagione per valutare l’impatto del playmaker su una squadra che già l’anno scorso sembrava pronta al grande salto.

 

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Pubblicato da
Alessandro Vezzulli

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