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NBA Playoff Preview: Boston Celtics vs Miami Heat

Intro

Non era mai successo, nell’intera storia della NBA, che le Eastern Conference Finals si disputassero senza che fosse presente almeno una tra la #1 e la #2 classificata della regular season. Una rarità come questa non poteva che avvenire in un’annata particolare e senza precedenti come quella 2019-2020. A sfidarsi per l’accesso alle Finali NBA saranno infatti i Boston Celtics, col terzo seed, e i Miami Heat, col quinto.

Boston arriva alle ECF per la terza volta nelle ultime quattro stagioni. Una grande conferma, che dimostra il buon esito del grande lavoro nella difficile fase di ricostruzione da parte di Danny Ainge. Dopo essere stati eliminati per due volte dai Cavaliers di LeBron James e alle semifinali, lo scorso anno, contro i Bucks, i Celtics hanno adesso tutte le carte in regola per puntare ad un traguardo che manca dal 2010: le Finals.

Se Boston è una conferma, la vera sorpresa della stagione (OKC a parte) è quella col seed #5. Miami partiva ad inizio anno con tante speranze e la voglia di crescere, per recitare un ruolo da protagonista in futuro. Ma, come cantavano gli Offspring nel loro brano del 2012, “The future is now”. Ed il presente è diventato da subito vincente, con le ECF conquistate dopo sei stagioni di assenza. L’ultima apparizione risale al 2014: era l’epoca dei Big 3 LeBron, Wade e Bosh.

 

Precedenti stagionali

Gli incontri stagionali vedono un 2-1 in favore dei Boston Celtics. Il primo incontro tra le due squadre risale al 5 dicembre scorso, quando si sfidarono al TD Garden. Fu un esempio perfetto di come le cose potrebbero andare bene per i Celtics e di come invece potrebbero andare male per gli Heat. Boston vinse la partita per 112-93 grazie alle ottime prestazioni di due su tre “tenori”: arrivarono 31 punti da Brown, 28 più 7 assist da Walker. Tatum chiuse a 19, pur tirando molto male dal campo. Miami invece potette fare affidamento solo su Butler, che segnò ben 37 punti su 93.

Il 28 gennaio successivo, le squadre si sfidarono all’American Airlines Arena. A vincere furono ancora i Celtics, nonostante l’assenza di Tatum. Fondamentale fu l’ottima prestazione di Hayward, che chiuse a 29 punti con 10/14 dal campo, aiutato dai 25 di Brown. Gli Heat pagarono molto, come nel primo incontro stagionale, l’imprecisione da dietro l’arco (24.3%).

L’ultima sfida fu invece uno dei seeding games della bolla di Orlando. Miami, ancora priva di Butler, riuscì a evitare lo sweep stagionale grazie ai 62 punti in tre di Adebayo, MVP della partita, Robinson e Dragic. A conferma dell’importanza del tiro da 3 per gli Heat, quella volta la percentuale si assestò sul 34.9%.

 

Chiavi tattiche

Miami e Boston hanno dimostrato nel corso di questi Playoff di essere in grado di giocare una pallacanestro davvero efficace sui due lati del campo. Entrambe eccellono nel lato difensivo: Boston ha il miglior defensive rating tra tutte le squadre dei Playoff (101.9), Miami il terzo a pari merito coi Lakers (105.4). Le due squadre possono godere di due mastini del mestiere come Marcus Smart e Jimmy Butler: sarà interessantissimo il duello tra di loro, due agonisti come pochi altri all’interno nella lega. Un accoppiamento che promette scintille.

La difesa dei Celtics potrebbe, d’altro canto, soffrire la mobilità e l’atletismo di un giocatore come Bam Adebayo. Questa tematica, che ha caratterizzato praticamente tutta la stagione di Boston, è stata ben evidente fin dalla serie contro Philadelphia. La carenza nel reparto lunghi espone la squadra a una sofferenza sistematica contro i centri avversari. Se Embiid era ben poco assistito dai suoi compagni di squadra, Adebayo sa come posizionarsi e come mettersi al servizio della squadra. Coach Spoelstra potrebbe decidere di puntare maggiormente sulla stazza, inserendo più spesso Olynyk o reintegrando nelle rotazioni Meyers Leonard, per permettere ad Adebayo di avere praticamente sempre il mismatch a favore:

Con Theis impegnato in marcatura su Leonard, Adebayo scherza con Brown e Walker

 

Nonostante la sua buona mobilità, Theis può fare davvero poco per contenere Adebayo, anche in palleggio

I Celtics potrebbero invece trovare una chiave risolutoria nell’impreparazione degli Heat ad affrontare più pericoli. Miami ha sì perso solamente una partita in questi Playoff ma sfidando avversari con dei go-to-guy ben predefiniti: Indiana poteva fare affidamento praticamente solo su Warren, con un Oladipo a mezzo servizio; Milwaukee, ovviamente, su Giannis Antetokounmpo. Coach Spoelstra è stato abilissimo nel creare una gabbia difensiva perfetta per contenere il greco. Uscito dal campo per l’infortunio in Gara 4, Miami ha avuto diverse difficoltà nel riadattarsi al nuovo sistema dei Bucks, merito anche della serata di grazia di Khris Middleton: il supporting cast di Milwaukee ha giocato dei Playoff davvero di basso livello, mentre i Celtics possono contare su diverse bocche di fuoco. Gli Heat dovranno essere abili nel saper contenere il giocatore tra Tatum, Brown o Walker più ispirato, di serata in serata: Butler non può dividersi in tre.

Un clinic dell’attacco dei Celtics. La difesa si preoccupa di Tatum, che scarica al compagno che trova in angolo, libero grazie all’ottimo blocco di contenimento di Williams, Jaylen Brown, autore di 31 punti

Un’altra chiave della serie potrebbe essere la differenza nei minutaggi e nella profondità delle due panchine. Stevens, dopo l’infortunio di Hayward, si è ritrovato ad avere una rotazione ai minimi termini. Spoelstra può invece contare sugli ingressi di Iguodala e Crowder dalla panchina, con altre opzioni come Olynyk, Jones Jr e Leonard. La differenza potrebbe essere maggiormente accentuata dalle scorie della serie precedente: Miami si è sbarazzata di Milwaukee in 5 partite, mentre Boston ha dovuto combattere in ben 7 sfide contro i Raptors, compresa una Gara 6 da 2 overtime. Ecco la differenza di minutaggi tra i giocatori più impiegati (fonte NBA.com):

  Minuti giocati Celtics Heat Minuti giocati
413 Walker Dragic 312
419 Smart Herro 291
426 Brown Robinson 237
433 Tatum Butler 318
304 Theis Adebayo 318
Crowder 270
Iguodala 188

Players to watch

Nella situazione d’emergenza in cui versano le rotazioni dei Celtics, il rientro (seppur senza certezze riguardo le tempistiche) di Gordon Hayward potrebbe essere una vera e propria manna dal cielo. Brad Stevens si è ritrovato a poter usare con costanza, in uscita dalla panchina, praticamente solo Brad Wanamaker, oltre a qualche comparsata dei due Williams. L’ex Jazz ha dimostrato di saper essere un fattore sul lato offensivo e potrebbe procurare ulteriori grattacapi a coach Spoelstra:

Per Miami l’eventuale qualificazione passa dai numeri di Bam Adebayo. Come analizzato precedentemente, i Celtics non dispongono di contromisure adeguate per contenere l’atletismo, la versatilità e la mobilità del numero 13. Bam potrebbe essere il vero go-to-guy della serie, forse ancora più di Jimmy Butler, da cui ci si aspetta ancora una volta la solita dose di leadership. Fondamentale sarà anche la costanza con cui Robinson e Herro sapranno bruciare la retina avversaria: in caso di percentuali positive, i Celtics sarebbero costretti a impegnarsi maggiormente in difesa sull’arco, lasciando così ancora più spazio di manovra in area ad Adebayo.

Per questo Boston conta sulla leadership difensiva e sull’agonismo di Marcus Smart. Il numero 36 è stato fondamentale nella serie contro Toronto, elevandosi a leader emotivo della squadra in diverse occasioni. Guidare i compagni in difesa sarà compito suo. Sul lato offensivo ci si aspetta di vedere Jayson Tatum replicare le prestazioni che furono contro l’ultima Cleveland di LeBron nelle Eastern Conference Finals del 2018:

 

Pronostico

Boston arriva alle ECF convintissima dei propri mezzi e con le stelle della squadra ormai giunte a piena maturazione. Miami vola ancora sulle ali dell’entusiasmo per una post-season fin qui folgorante. Sono diverse le incognite che accompagnano questa serie: la certezza è che entrambe le squadre sono giunte fin qui con grande merito e faranno di tutto per conquistare l’ambitissimo traguardo delle Finals, mancanti a Boston dal 2010 e a Miami dal 2014.
I Celtics hanno dalla loro una maggiore esperienza, viste le apparizioni a questo punto dei Playoff già nel 2017 e nel 2018: ciò li rende leggermente favoriti. Tuttavia gli Heat hanno dimostrato di saper stupire e sono decisi a giocarsi tutte le proprie carte, magari fino a Gara 7.

Guarda i commenti

  • Secondo me Boston e' superiore a Miami, anche ae gli Heat stanno facendo dei playoff straordinari.
    C'e' da dire che l'annullamento del fattore campo e lo stato di forma delle squadŕe e dei loro giocatori, compreso l'adattamento mentale all'atmosfera particolare della bolla hanno giocato un ruolo importante nel ribaltare alcuni pronostici.
    Secondo me piu'che Smart sara' J.B. a marcare Butler, mentre Marcus provera' a limitare il piu' possibile Duncan Robinson o Dragic, a seconda del momento, principali alternative offensive a Jimmy.
    Adebayo e' molto forte, ma se poi si vorra' andare a giocare contro Anthony Davis, qualcosa si deve pur fare anche contro di lui...
    Robert Williams e' stato usato poco contro Toronto, poiche' Stevens ha optato per il quintetto piccolo e la solidita' dei titolari, usando molto poco la panchina, ma contro Phila Timelord ha giocato di piu' e anche molto bene contro Embiid, costretto a prendersi troppi tiri da fuori e abbassando le sue perventuali, nonostante i tanti punti.
    Contro Miami Brad Stevens usera' di piu' Robert e Grant, forse anche Kanter.
    Non sara' facile per gli Heat marcare Walker e Tatum, che potrebbero essere invece la chiave offensiva per i Celtics, con un maggior sacrificio difensivo degli altri.
    Non sara' facile ma potrebbe finire 4 a 1 o 4 a 2 per Boston, se partira' bene.
    E' la prima volta che in finale di conference la Boston di Stevens parte da favorita e dall'altra parte non ci sara' Lebron!
    L'occasione e' davvero ghiotta e qualcuno ci si giochera' la parte piu' importante della carriera cestistica...

  • Alcune clip non si vedono.
    A parte questo, credo che Miami sia pronta a stupirci ancora!

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Pubblicato da
Simone Trunfio

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