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Under the radar – 10 regole NBA sconosciute ai più

Ogni persona che conosce minimamente il basket conoscerà le regole base del gioco, come i falli, i passi e la doppia. Poi ci sono gli appassionati, che oltre a conoscere delle regole più elaborate (ma ancora relativamente semplici), come l’infrazione di campo o le interferenze a canestro, conoscono anche delle regole del mondo NBA, come per esempio la trade deadline o il limite salariale (quest’ultimo almeno superficialmente).

Ma in mezzo a tutte queste regole molto note ce ne sono altre che sono invece sconosciute anche a molti appassionati (in certi casi anche a dei professionisti) e che possono essere legate sia al gioco del basket stesso, ma più in generale anche al mondo NBA. Molte di queste regole sono destinate a situazioni specifiche che non succedono quasi mai, mentre altre, sebbene non siano conosciute, vengono applicate ogni partita.

Andiamo dunque a scoprire alcune di queste regole così sconosciute…

 

10. Timeout obbligatori

In molti conoscono la regola per cui una squadra che chiama un timeout dopo aver già usato tutti quelli a sua disposizione riceve un tecnico. Questa regola può essere applicata in un altro caso: quello del timeout obbligatorio (television timeout). Durante ogni quarto di una partita NBA ad ogni squadra viene obbligatoriamente assegnato un timeout, anche se non vengono chiamati dalle squadre stesse: questo permette ai network televisivi di mandare in onda pubblicità durante il tempo in cui la partita è ferma. Da regolamento questi timeout televisivi vengono chiamati alla prima occasione dopo 6 e 9 minuti dall’inizio del primo e terzo quarto, e dopo 3 nel secondo e quarto quarto, partendo dalla squadra di casa (ammesso che nessuna delle due squadre abbia già chiamato un TO).

Se una squadra usa dunque tutti i timeout a sua disposizione prima del quarto quarto, il timeout chiamato automaticamente nell’ultimo quarto porterà ad un tecnico per eccessivi timeout, visto che quello televisivo deve essere assegnato anche se non chiamato.

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Pubblicato da
Eliseo Galli

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