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Under the radar – 10 regole NBA sconosciute ai più

7. 10 seconds violation

I tiri liberi: c’è chi li tira benissimo, chi fa fatica ma con l’allenamento riesce a tenere percentuali rispettabili, e chi proprio non riesce a segnarli. Praticamente ogni giocatore ha una routine per i momenti subito prima del tiro libero, che lo aiuta a concentrarsi. Proprio questa routine, che dovrebbe portare a migliori performance, sulla carta può essere anche controproduttiva. Infatti, dal momento che riceve il pallone alla linea dei liberi, il giocatore ha 10 secondi per tirare, altrimenti viene fischiata una violazione, e la squadra avversaria riceve il pallone.

Si tratta di un’infrazione che viene chiamata molto raramente, ma è già successo, e si possono trovare dei divertenti aneddoti al riguardo: nelle Western Conference Finals del 1996, ogni tiro libero che Karl Malone (la cui lunga routine è famosa) tirò nell’arena dei SuperSonics venne accompagnato dal pubblico che contava rumorosamente fino a 10. Non vennero chiamate 10 seconds violations ma la percentuale ai liberi di Malone calò bruscamente in quella serie (58% rispetto al circa 70% in carriera).

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Pubblicato da
Eliseo Galli

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