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NBA, Carmelo Anthony chiarisce: “Non sto facendo un dannato Farewell Tour!”

Dopo un lungo periodo di inattività forzata, Carmelo Anthony è tornato in NBA da 1 settimana con la maglia dei Portland Trail Blazers e l’ha fatto con già diverse prestazioni importanti. Nelle 5 occasioni in cui è sceso in campo in questa stagione, l’ala sta viaggiando a 16.6 punti + 5 rimbalzi di media a partita con il 45.3% del campo. Un ritorno non male dopo le ultime avventure fallimentari con OKC e Houston.

Anthony, intervistato ai microfoni di The Athletic, ha parlato del suo momento con Portland, sottolineando che questo suo nuovo ‘comeback’ non debba essere inteso come un farewell tour per salutare in maniera dignitosa la NBA, anzi:

“Il mio non è un dannato tour di addio. Il mio amore per il gioco non è finito. Non so da dove sia nata l’idea che questo sia il mio ultimo giro, io non ne ho mai parlato: so di cosa sono capace e credo in me stesso. Quando arriverà il momento di dire addio, arriverà. Ma in questo momento non sto pensando al ritiro. Ci ho pensato durante i momenti peggiori di questa estate, ma ora non è più nella mia testa. So che cosa ho ancora da dare.”

Nel lungo periodo in cui è rimasto fermo, il giocatore ha svelato di non aver messo pressione a nessun suo amico/ex compagno di squadra per convincere le franchigie a dargli una nuova opportunità nella Lega:

“Non metterei mai il business vicino all’amicizia. Non potrei farlo. Non chiederei mai a un mio amico ‘Ho bisogno di un favore, puoi farmelo?’, specialmente quando si tratta di qualcosa che non è sotto il loro controllo. Ho un sacco di amici in giro per la lega, ma non è nel mio stile chiedere loro aiuto”.

Poi, per ultimo, Carmelo ha voluto commentare le dichiarazioni di Jamal Crawford che negli scorsi giorni aveva detto di essere shockato per non essere ancora stato chiamato da alcuna squadra NBA:

 “Jamal e io siamo sempre rimasti in contatto durante questo processo, parlando di tutto e chiedendoci perché i veterani stanno venendo emarginati. Non ho una risposta, ma ho smesso di cercare un motivo – me lo sono lasciato alle spalle. Ora penso solo a come rendere per i Portland Trail Blazers: abbiamo giocato quattro partite senza alcun allenamento insieme, solo di puro talento e capacità. Sono entrato in palestra e gettato subito nel fuoco. Sappiamo che sarà un processo lungo e non succederà tutto da un giorno all’altro: posso controllare solo quello che posso controllare”.

 

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Pubblicato da
Simone Ipprio

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