Denver Nuggets 131-114 Memphis Grizzlies
Guai a sottovalutare i Denver Nuggets, sempre nei piani alti della Western Conference e avversario complicatissimo per chiunque, specialmente con un Jamal Murray in versione extralusso da 39 punti. Eppure Memphis, trascinata da Morant, chiude il primo quarto avanti anche con la doppia cifra di vantaggio. Nel secondo quarto i Nuggets scendono finalmente in campo trascinati proprio da Murray, che fa il bello e il cattivo tempo. Denver rimonta e il parziale del secondo quarto (44-17) vale il +23 a metà partita. La seconda parte di gara è pura amministrazione per gli ospiti, che con Jokic e ancora Murray, con la tripla del 105-79, chiudono il discorso definitivamente.
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Golden State Warriors 100-108 New Orleans Pelicans
Altro giro, altra sconfitta per i Golden State Warriors. Ad infliggere una sconfitta agli ex campioni NBA tocca stavolta ai Pelicans, anche loro in un momento di difficoltà in quanto ai neri risultati nonostante un’ottima pallacanestro mostrata. Golden State trova ancora una volta in Eric Paschall il suo uomo migliore, ma la difesa dei Pelicans è attenta come dimostra la palla spedita in tribuna da Hayes ai danni dello stesso Paschall. I Pelicans tentano la fuga con la tripla di Alexander-Walker ma Golden State rimane in partita proprio grazie a Paschall e si riavvicina ulteriormente con la schiacciata di Chriss su Nik Melli. Tocca allora a Jrue Holiday, leader tecnico spesso sottovalutato di questi Pels, prendere in mano la partita. A suon di canestri il primo dei tre fratelli Holiday porta i suoi oltre la doppia cifra di vantaggio, che tocca anche i 15 punti, e mette in ghiaccio la vittoria.
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Atlanta Hawks 101-122 Los Angeles Lakers
Aveva detto che sarebbe stata la revenge season dopo una prima annata coi Lakers totalmente da dimenticare e fin qui sta mantenendo le aspettative: LeBron James gioca un’altra partita stellare e abbatte gli Hawks. Il primo quarto è uno show totale targato 23: rubate, schiacciate ed and-one con tanto di saluto con Kobe a bordo campo portano i Lakers sul 34-9. Atlanta scende in campo solo nel secondo periodo, quando Trae Young inizia ad accendersi. Gli Hawks si riavvicinano ma il tap in volante di Danny Green fa esplodere nuovamente lo Staples Center e ridà ai Lakers un vantaggio di oltre 20 punti. Atlanta tocca poi anche il – 30 salvo rimontare clamorosamente ed arrivare a sole 10 lunghezze di distanza. Tocca allora ancora una volta al 23 rimettersi in marcia: l’alzata no look per Kuzma è di una bellezza rara. I Lakers ritornano avanti con tanto margine e ci restano fino al termine. 33 punti, 12 assist e 7 rimbalzi per James.
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