Miami Heat

NBA, Dwyane Wade ammette: “Avrò bisogno di fare terapia dopo il ritiro”

Dopo aver passato 16 stagioni a competere con i migliori atleti del mondo, chiunque osservi da fuori un giocatore come Dwyane Wade vede un campione quasi invincibile pronto a ritirarsi e a godersi la sua vita dopo l’ormai imminente ritiro.

Ma la verità è molto più complicata: cambiare stile di vita dopo tutti gli anni trascorsi ad allenarsi e a giocare non è semplice, ed è lo stesso #3 dei Miami Heat il primo ad ammetterlo e aggiungendo, intervistato da Rachel Nichols di ESPN, che si rivolgerà ad un professionista per assimilare il ritiro.

Farò sicuramente terapia. Sono sicuro, sto per fare un enorme cambiamento. L’ho anche detto a mia moglie: ‘Ho bisogno di fare terapia, e credo che serva farne anche insieme’.

Sono sempre stato contro una persona che non mi conosce ma che mi dice come vivere la mia vita o mi da istruzione. Ma ho bisogno di qualcuno a cui parlare. Perchè quello che sto per fare è un cambiamento enome. Anche se ho ancora una lunghissima vita davanti e altre cose da fare e obiettivi da raggiungere, non giocherò più a basket. Quindi tutto sarà diverso.

Dopo essere stato scelto al Draft dai Miami Heat nel 2003 con la quinta scelta assoluta, Wade ha vinto tre titoli NBA nella sua carriera, insieme ad un MVP delle Finals. A questo vanno ad aggiungersi 13 convocazioni all’All-Star Game e 2 stagioni nel primo quintetto All NBA.

Non ho ancora un’idea precisa di cosa vorrò fare. La mia idea è di fare un po’ di tutto, specialmente all’inizio, voglio vedere in cosa posso eccellere. Sono abituato ad essere eccellente in qualcosa, o per lo meno ad allenarmi il più possibile per esserlo. Voglio esserlo anche nella prossima cosa che decido di fare, qualsiasi essa sia. Vedremo.

Intanto però, nelle ultime 3 gare stagionali, l’obiettivo di Wade e dei suoi Heat sarà quello di acciuffare l’ultimo posto disponibile ai Playoff, distante solo 1 partita.