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NBA, Enes Kanter potrebbe tornare titolare nonostante i recenti problemi con i Knicks

Enes Kanter potrebbe tornare in campo come centro titolare nella partita di stanotte tra i New York Knicks e gli Houston Rockets. Coach David Fizdale, costretto dall’infortunio di Luke Kornet, sarebbe infatti incline all’idea di dare una nuova possibilità al centro turco nel quintetto titolare:

“Con Luke fuori siamo tornati al punto di partenza. Sono propenso a farlo partire titolare perché Mitchell [Robinson] ha ancora dei problemi con i falli. Così per provare a massimizzare i minuti di Mitchell è meglio farlo partire dalla panchina”

La risonanza magnetica che ha evidenziato la distorsione alla caviglia di Luke Kornet ha quindi cambiato i piani di Fizdale, che sarà quindi costretto a ricorrere a Kanter. I New York Knicks stanno lavorando molto sullo sviluppo dei giovani giocatori del loro roster, e questo comporta una riduzione dei minuti per i veterani come Kanter, Lance Thomas, Courtney Lee e Trey Burke.

Il centro turco – che stra attraversando un momento poco felice, visti anche i problemi con la giustizia del suo paese natale, che avrebbe spiccato un mandato di cattura internazionale e una richiesta di estradizione per sospette attività terroristiche che il giocatore nega – non condivideva però la strategia del suo coach, e solo due giorni fa, dopo un faccia a faccia con Fizdale, aveva dichiarato:

“Sono veramente amareggiato. Non c’è nulla di cui essere felici. Tutti sanno che amo stare qui. […] Amo stare qui, ma in fin dei conti voglio giocare a basket. Mi manca giocare a basket ragazzi. Lascerò che Scott [Perry] e il mio manager si prendano cura della cosa”

Le parole di Kanter sembravano aprire alla possibilità di una richiesta di trade che portasse il turco lontano dalla Grande Mela, una richiesta che lo stesso Kanter, all’inizio di gennaio, aveva negato di voler fare. I pretendenti non mancherebbero, con i Sacramento Kings che sembravano interessati alla possibilità di uno scambio con il veterano Zach Randolph.

Il centro ex OKC aveva chiarito inoltre di capire la situazione dei Knicks, ma che questo non basta a diminuire la sua frustrazione:

“Abbiamo avuto una conversazione, ma era come se mi stesse chiudendo le porte. Amo New York, amo i fan, ma in fondo voglio giocare a basket. Ero triste, ero giù. […] Capisco la situazione con i Knicks, è difficile perché vogliono dare ai ragazzi più giovani un sacco di minuti per migliorare, ma io non ho 32, 33 anni. Ne ho 26 e voglio andare lì sul campo e giocare”

Adesso Kanter sarà accontentato. Vedremo se saprà sfruttare l’occasione e costringere coach Fizdale a dargli i minuti che cerca.

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Pubblicato da
Simone Simeoni

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