NBA Finals

NBA Finals, LeBron e i Cavs con le spalle al muro: le loro dichiarazioni

I Cavs hanno lottato, sudato e combattuto su ogni pallone: finalmente James ha avuto il tanto auspicato aiuto dai compagni, con Hood e Love sugli scudi. Nonostante ciò, Golden State ha vinto un’altra volta. 3-0 nella serie e ben quattro match point a disposizione dei ragazzi di Kerr per rivincere il titolo NBA, già a partire da venerdì notte.

Eppure i Cavs avevano iniziato la partita alla perfezione: gli scarichi di LeBron erano finalmente stati sfruttati da JR, Jeff Green e Kevin Love, permettendo al 23 di non calcare la mano già dal primo periodo, in modo da poter risparmiare energie per la fase cruciale della partita.

Golden State, a partire dall’ennesimo, solito terzo quarto ha iniziato a ‘stritolare’ lentamente Cleveland, recuperando i 13 punti di svantaggio soprattutto grazie alla prestazione monstre di KD. Prestazione di cui ha parlato Tyronn Lue:

“Tenere Steph a 11 punti e Klay a 10, penseresti di poter vincere la partita. Perciò i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro in difesa su quei due. Credo che Durant ci abbia fatto male nell’uno contro uno, andando anche in lunetta. Credo che la sua abilità nell’uno contro uno sia ciò che li abbia salvati, stasera.”

Il senso di frustrazione che deriva dall’essere riusciti a limitare due delle tre bocche di fuoco principali di Golden State, ed aver perso comunque, è evidente anche nelle parole di Kevin Love:

“Credo che il margine di errore con loro sia davvero ridottissimo. Abbiamo combattuto duramente, messo in atto i nostri schemi. KD ha giocato una partita che finirà negli highlights della sua carriera, è andato oltre ogni suo standard. Abbiamo costretto Steph e Klay a prendere brutti tiri ed entrambi non hanno giocato una gran partita.”

Aveva sperato di vincere, Love. Come dargli torto? Cleveland è davvero riuscita a non fare mai entrare in partita gli Splash Brothers, prima di doversi scontrare inevitabilmente con KD 35. Sempre Love:

“Abbiamo avuto l’occasione di vincere, proprio come in Gara 1. Come ho detto, con loro il margine di errore è talmente sottile che bisogna essere praticamente perfetti.”

Con la solità lucidità, anche LeBron ha dato la sua versione di Gara 3 e dell’apparente invincibilità dei ragazzi della Baia:

“Quando hai dei grandissimi giocatori di basket che sono anche in grado di leggere alla grande le partite, ecco che si aggiunge dello stress, perché sai che non puoi mai, mai rilassarti. Ci sono Draymond, Klay, Steph e KD, a cui si aggiungono Iguodala e Livingstone, lo stress aumenta perché non ci si può mai rilassare. Se lo fai, loro te lo fanno pagare. E se te la fanno pagare perdi la partita.”

 

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Pubblicato da
Simone Trunfio

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