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NBA, DeMarcus Cousins: “Farò il possibile per essere pronto al training camp”

Non perde le speranze DeMarcus Cousins dopo il brutto infortunio occorsogli al tendine d’Achille lo scorso gennaio, che lo ha costretto ad interrompere anzitempo la propria stagione.

Normalmente infatti, il tempo necessario al recupero da tale episodio si attesta intorno ai sei e i nove mesi, offrendo dunque a Boogie uno spettro temporale sufficiente per poter riprendere a giocare più o meno con l’inizio della prossima regular season.

“Ora come ora sto solo pensando ad iniziare la prossima stagione. Questo è il mio unico obbiettivo, vedremo come andrà. Sto lavorando molto in quest’ottica, anche perché i dottori non mi hanno dato una tempistica esatta di recupero. Dal canto mio, farò il possibile per essere pronto al training camp.”

Queste le parole di Cousins a Marc J. Spears di Undefeated. A questo punto però, per il numero 0 il vero problema resta uno ed uno soltanto: la free agency. Nonostante infatti una stagione stellare da 25 punti, 12.9 rimbalzi, 5.4 assist, 1.6 rubate ed altrettante stoppate di media a partita, la certezza di un contratto al massimo salariale (scontato fino allo scorso gennaio) potrebbe essere ora molto più difficile per l’ex Sacramento Kings, tenendo conto specialmente il fatto che – secondo Tim Cato di SB Nation – pochi giocatori nella storia sono riusciti a recuperare pienamente da un infortunio al tendine d’Achille.

“Non sono preoccupato (per questo). Normalmente, con un infortunio del genere, la gamba tende a perdere massa muscolare e quindi a diventare più debole. Fortunatamente a me questo non è successo, ed è proprio per tale motivo che i miei dottori e i miei ragazzi sono entusiasti e fiduciosi del mio pieno recupero.”

“E poi, non ho mai avuto un periodo così prolungato lontano dal basket. Credo sia stato fondamentale per il mio corpo (il riposo), ora sto bene e mi sento come nuovo. Sembra assurdo da dire ma è così.”

Boogie ha poi aggiunto di aver ricevuto grande sostegno da parte di alcuni giocatori NBA che in carriera hanno sofferto del suo medesimo infortunio, tra i quali Kobe Bryant, Rudy Gay e Wesley Matthews, prima di terminare l’intervista dichiarando che:

“Guardare i Playoff e la mia squadra dalla TV è stata una tortura, ma so che il mio ritorno sarà qualcosa di speciale, perché sarà il risultato di tutto il processo e il lavoro fatto in questi mesi.”

 

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Pubblicato da
Giovanni Moras

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