Curiosità

Se la stagione NBA 2017-18 fosse una raccolta di album musicali

Con i Playoff ormai all’orizzonte, è già tempo di primi bilanci complessivi sulla regular season che sta volgendo al termine. Noi l’abbiamo fatto a modo nostro, mescolando il basket e la musica, paragonando ogni franchigia NBA a un determinato album musicale in base ai risultati e alle vicissitudini della squadra in questione nella stagione corrente. Per farlo, in alcuni casi abbiamo adattato il significato dell’album al contesto; in altri abbiamo invece cercato punti di similitudine fra gli artisti (ad esempio la composizione della band) e il roster della squadra, mentre nei restanti abbiamo semplicemente immaginato che il titolo dell’album in questione sarebbe stato perfetto per descrivere la situazione attuale di una franchigia. Fatte queste brevi premesse, non ci resta che scoprire di chi si tratta.

 

Phoenix Suns (19-57)

Album: Unapologetic – Rihanna (2012)

In inglese, unapologetic può essere tradotto come impenitente, ovvero colui che si ostina a compiere un vizio o un peccato. I Phoenix Suns sono ormai giunti al terzo anno consecutivo di tanking, dopo aver scelto Dragan Bender nel 2016 e Josh Jackson lo scorso anno. Chissà se dopo questa estate avranno accumulato sufficienti assets per tentare la risalita verso le zone più nobili della Western Conference; nell’attesa, il disco più adatto a loro è proprio Unapologetic di Rihanna.

 

Memphis Grizzlies (21-54)

Album: Le dimensioni del mio caos – Caparezza (2008)

Le dimensioni del mio caos sarebbe la colonna sonora perfetta per i Memphis Grizzlies. Se l’album di Caparezza è stato ideato come un concept album legato ad una storia che si sviluppa mano a mano che i brani vengono ascoltati, la stagione dei Grizzlies ha avuto come elemento comune il fatto che qualsiasi cosa è andata storta, sfociando in un caos generale che ha portato la franchigia al penultimo posto nella Western Conference. Il licenziamento di coach Fizdale a inizio stagione, l’infortunio di Conley, il front office che non riesce a scambiare Tyreke Evans, l’unico giocatore che avrebbe potuto portare in dote qualcosa di interessante (e che sarà difficile trattenere questa estate, essendo unrestricted free agent); ai Grizzlies ora non resta che ripartire da un’unica certezza: la scelta al Draft 2018.

 

Atlanta Hawks (21-54)

Album: 4 Your Eyez Only – J. Cole (2017)

La stagione degli Hawks non ha bisogno di commenti: la squadra ha partecipato con il solo obiettivo di tankare in vista del Draft 2018, o meglio, come dice J. Cole, ha giocato solamente per i nostri occhi.

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Pubblicato da
Andrea Capiluppi

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