Secondo Chris Haynes di ESPN, avrebbero deciso di impegnare così la loro giornata libera i 12 di Steve Kerr, a Washington in occasione della partita di mercoledì sera contro gli Wizards, rifiutando invece la consueta visita alla Casa Bianca riservata ai campioni NBA.
Come dimenticare infatti il recente diverbio tra Steph Curry e l’attuale Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il quale ha pubblicamente dichiarato che gli Warriors non sarebbero stati ben accetti alla White House in seguito ad un commento fatto dal numero 30 sulle politiche poco condivise con l’ex imprenditore americano. È proprio per questo che l’intera squadra californiana avrebbe scelto di festeggiare la propria vincita facendo visita al nuovo museo nazionale di storia e cultura afroamericana dello Smithsonian Institution in compagnia di diversi studenti provenienti da Seat Pleasant, paese nello Stato del Maryland che ha dato i natali proprio a Kevin Durant.
“Andare alla Casa Bianca è un grande onore, ma ci sono delle circostanze per cui non mi sarei sentito a mio agio quest’anno.”
Ha riferito Klay Thompson ai reporter durante la giornata di lunedì.
“Non andremo a politicizzare nulla, staremo solo assieme ad alcuni bambini e li porteremo al museo di storia afroamericana, sperando di potergli insegnare qualche buona lezione di vita. Spero davvero che lasceremo loro dei bei ricordi.”
I Golden State Warriors viaggiano al 2° posto della Western Conference con un record di 47 vittorie e 14 sconfitte.
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