(18-38) Memphis Grizzlies 114-121 Oklahoma City Thunder (33-26)
I Thunder, nonostante un Paul George da 28 punti e la tripla doppia di Russell Westbrook (23 punti, 13 rimbalzi e 15 assist), quasi perdono per strada un vantaggio di 22 punti, facendosi rimontare nel finale di gara da dei Memphis Grizzlies sempre più enigmatici (Andrew Harrison miglior realizzatore a quota 28? Check). OKC riesce a piazzare un controparziale e a segnare gli ultimi 6 punti della partita, ma continua a non sembrare solidissima (6 perse nelle ultime 9). Questo il commento di coach Donovan:
“Nel primo tempo abbiamo giocato con grande ritmo e fluidità. Nel terzo quarto siamo scesi in campo con la giusta mentalità, ma i tiri hanno smesso di entrare. Quindi il nostro attacco è diventato stagnante.”
Ben 73 i punti messi a referto da OKC nelle prime due frazioni; solo 48 nel secondo tempo. I Grizzlies, nonostante le ottime percentuali (44-86 dal campo e 14-27 da tre) non riescono nell’impresa. Thunder quinti a Ovest, Memphis dodicesima.
(31-26) New Orleans Pelicans 139-117 Los Angeles Lakers (23-33)
Massacro a New Orleans, a opera del killer Anthony Davis. The Brow piazza 42 punti (15-18 al tiro) e 15 rimbalzi e continua a tenere i Pelicans in zona Playoff (ottavi) nonostante la non trascurabile assenza di Cousins per infortunio. Statistiche chiave del trionfo di New Orleans: 53-99 al tiro, 14-32 da tre, 35 assist, 13 rubate, 46 punti segnati nel quarto di apertura (e i 139 totali sono il miglior risultato stagionale per i Pelicans). LA ha buone risposte solo dal trio di ali Kuzma-Ingram e Randle (23, 21 e 20 punti, rispettivamente). Da segnalare l’espulsione di Isaiah Thomas nel primo quarto e la seconda partenza in quintetto-Pelicans per il trentaseienne Emeka Okafor (3 punti, 8 rimbalzi e 2 stoppate in 20 minuti).