Attraverso lo scambio Kyrie Irving-Isaiah Thomas, ottenuto martedì notte, i Cleveland Cavaliers e i Boston Celtics hanno radicalmente cambiato l’assetto della Eastern Conference.
Nonostante le trattative si siano materializzate quasi dal nulla agli occhi dei tifosi, in realtà pare che le due squadre siano state in contatto per settimane. Secondo Shams Charania di The Vertical, però, i Cavs non volevano cedere Irving senza che anche il rookie Jayson Tatum facesse parte dello scambio, motivo per cui la questione è rimasta nascosta per diverso tempo.
Lo stesso Charania ha, infatti, dichiarato: “Il punto della grande discussione tra Boston e Cleveland delle ultime settimale riguardo a un potenziale accordo è stato il coinvolgimento o meno di Jayson Tatum. I Cavaliers tenevano molto ad averlo. Penso che se Tatum avesse fatto parte dello scambio dal primo giorno queste trattative sarebbero trapelate e questo accordo sarebbe già stato fatto da settimane… Boston ha tenuto duramente.”
Alla fine i Cavs hanno ottenuto un pacchetto che comprende Thomas, Jae Crowder e la scelta al primo turno per il draft 2018 dei Brooklyn Nets, bottino ancora più generoso di quello ricevuto da altre franchigie (come gli Indiana Pacers e gli Chicago Bulls) scambiando le loro superstars.
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