Karl-Anthony Towns è il presente e il futuro dell’NBA. Il centro degli enigmatici Minnesota Timberwolves – che sta disputando la propria seconda stagione nella Lega – sta riscrivendo la storia della squadra capitanata per lungo tempo dal leggendario Kevin Garnett, in un ideale passaggio di consegne tra lunghi di supertalento. Towns, nella sconfitta della scorsa notte dei suoi contro i Milwaukee Bucks (102-95), ha messo a referto la 20esima partita consecutiva con 20 o più punti, nuovo record di franchigia per i T-Wolves.
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La striscia di ventelli, inoltre, è la più lunga attualmente attiva in NBA. Per non farsi mancare nulla, Towns, qualche giorno fa, ha centrato pure un altro traguardo di pregio: i 3000 punti in carriera, a soli 21 anni e 4 mesi.
Peccato per il ruolino di marcia ondivago della squadra, che fatica, con qualche eccezione (come l’altra giovane superstar Andrew Wiggins) a tenere il passo della propria stella riconosciuta. I Timberwolves continuano ad alternare buone prestazioni a brucianti sconfitte e, pur se in leggero recupero, distano ancora tre partite e mezzo dall’ottavo posto nella Western Conference, e quindi dai playoff.
Towns è già ora uno dei migliori 3-5 lunghi dell’intera NBA, con la prospettiva di poter diventare un vero e proprio unicum storico, record di franchigia dopo record di franchigia. A Minneapolis, pur con tutte le difficoltà del caso, si è entrati in piena era KG 2.0.
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