La prima stagione di Rajon Rondo ai Chicago Bulls finora è stata di molto al di sotto delle aspettative; come dichiarato dallo stesso giocatore, le difficoltà di inserimento in un nuovo sistema di gioco come quello dei Bulls non erano previste in estate. Dopo aver passato alcune partite in panchina, tra cui anche la sua booblehead-night a Chicago. ultimamente Rondo sta tornando a vedere il campo. Una situazione, quella che sta vivendo in casa Bulls, che lo stesso Rondo non riesce a spiegarsi, visto che ritiene di poter dare ancora molto ad una squadra Nba.
Forse, è una questione di insieme, di alchimia con i miei compagni di squadra. Voglio dire, l’anno scorso, ed è una cosa che odio dover parlare degli anni passati, ho vinto la classifica degli assist in Nba con i Sacramento Kings, e non riesci a ricordare tre giocatori di quella squadra. Non lo so… secondo me posso dare ancora molto, con i giusti compagni e il giusto ritmo di gioco.
Rondo l’anno scorso ha vinto la classifica degli assist in Nba, totalizzando 839 assist e precedendo di poco Westbrook; a favore di Rondo gioca il fatto che l’anno scorso i Sacramento Kings non erano proprio la squadra più talentuosa della lega, con i soli DeMarcus Cousins e Rudy Gay ad essere degli scorer affidabili nel roster. Nonostante i numeri di Rondo, l’attacco dei Kings l’anno non è stato propriamente uno dei top della Lega, e questo aspetto ha influito molto sulle offerte ricevute dal play in estate (non molte, a dir il vero) che poi ha firmato un biennale da quasi 28 milioni totali con i Chicago Bulls.