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Top 50 NbaReligion, posizioni 20-11: ai piedi dell’Olimpo

14°: DEMARCUS COUSINS

Prendete: talento, fisicità dirompente, sregolatezza, capacità di dominare e problemi caratteriali. Ora metteteli nei 211 cm di un ventiseienne dell’Alabama e avrete DeMarcus Cousins. Fenomeno puro che, nonostante sia top-NBA conclamato, fatica ancora a dare il 100%.

Potenziale? Immenso. Purtroppo per lui e per Sacramento, però, in questi anni ancora non ha trovato la quadratura del cerchio. Adesso per combattere alcuni problemini comportamentali si dedica allo yoga. Dovesse funzionare…

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E se con la testa sta sul pezzo, ce n’è per pochi. Inutile dire che Sacramento è tutta sulle sue spalle e che quest’anno DeMarcus è atteso a fare l’ultimo salto di qualità, per arrivare al pari di quelli che guidano questa classifica. In una lega che vede sempre più quintetti piccoli, i 122 kg di Cousins sapranno farsi sentire, eccome. Quest’anno tenete un’occhio puntato su Boogie, ne vedremo delle belle.

Piccolo spoiler: è il secondo centro più in alto in questa classifica.

13°: JAMES HARDEN

Non servono presentazioni per lui. Fenomeno. Potenziale e arsenale offensivo imbarazzante, capacità realizzative immense. Se la sua difesa valesse solo il 50% del suo attacco, dire che sarebbe dominante risulterebbe riduttivo. Ma ha promesso che difenderà quest’anno. E si, è intenzionato a farlo seriamente.

Per coach Mike D’Antoni non ci sono dubbi, è un giocatore che può ancora crescere molto e diventare il più forte di tutti. Quest’anno a Houston si fa sul serio, si vuole ripartire dopo la delusione dell’ultima regular season e Harden sarà il leader di questa squadra. È palesemente uno dei principali candidati all’ MVP, al titolo di top-scorer e, perché no? A giocarsi le fasi calde dei playoff.

James Harden (credits to thedreamshake.com)

LEGGI ANCHE – D’Antoni “Harden può diventare uno dei migliori giocatori di P&R di sempre”

Questa posizione al di fuori della top 10, oltre che per la grande concorrenza, è dovuta al fatto che, forse, gli manca ancora qualcosa, quel poco in più per arrivare in fondo. Questo, però, potrebbe essere il suo anno, lui lo sa ed è pronto a dominare i parquet americani. The Beard is ready!

14° E 13°

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Pubblicato da
Redazione NbaReligion

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