Categorie: Primo Piano

Top 50 NbaReligion, posizioni 50-41: gli ultimi saranno i primi?

42°: SERGE IBAKA

Tra le fila dei giovanissimi Thunder arrivati alle Finals nel 2012 c’era anche quel Serge Ibaka che quest’estate si è accasato agli Orlando Magic nella trade che ha portato Oladipo e Sabonis adOKC. Un lungo che ha sempre fatto dell’atletismo la sua caratteristica principale, ma che nel corso degli anni è anche riuscito a costruire un jumper dalla media piuttosto efficace e che dal punto di vista difensivo è sempre stato un ottimo intimidatore e stoppatore.

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Serge Ibaka (credits to Brace Hemmelgarn-USA TODAY Sports)

Non proprio perfetto nelle rotazioni e nella difesa di squadra, è vero, ma comunque un giocatore in grado di spostare gli equilibri se messo nel contesto giusto. E quale contesto potrebbe essere migliore degli Orlando Magic del neo arrivato Frank Vogel? Gli Indiana Pacers di George e Hibbert sono ben impressi nella mente di ogni appassionato che si rispetti, con il nuovo coach che si ritrova un pacchetto di lunghi di tutto rispetto formato da Ibaka, Vucevic e Biyombo (oltre ad Aaron Gordon).

Una squadra giovane, con un ottimo allenatore e tanta voglia di rivalsa dopo alcuni anni trascorsi nell’oblio: la rinascita dei Magic passa anche da un Ibaka chiamato alla prima esperienza lontano da Okc.

41°: PAU GASOL

Chiude la prima tornata della nostra classifica il sempreverde Pau Gasol, che anche quest’estate, alle Olimpiadi di Rio, ha dimostrato sul campo di essere più agguerrito che mai. Giunto alla sua 17° stagione NBA il lungo spagnolo è pronto a una nuova sfida con i San Antonio Spurs, reduci dal doloroso addio di Tim Duncan. Sebbene la convivenza con un giocatore come Aldridge sia ancora tutta da verificare, alla corte di Popovich Gasol potrebbe davvero avere la possibilità di sparare le ultime cartucce di una carriera sontuosa, cercando di vincere il suo terzo titolo dopo i due conquistati con i Lakers.

Credits to: twitter.com

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A livello tecnico, in attacco lo spagnolo vanta uno dei migliori arsenali a disposizione degli attuali lunghi della Lega, mentre dal punto di vista difensivo potrà contare sul rodato sistema Spurs per coprire quelle lacune che ad un 36enne è “permesso” avere.

Memphis, Lakers, Chicago e adesso San Antonio: Gasol continuerà a deliziarci anche in Texas? Propendiamo per il sì.

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42° E 41°

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Redazione NbaReligion

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