Personaggio ampiamente sopra le righe, molto spesso Draymond Green si è segnalato, oltre che per le indubbie doti in campo, anche per il trash talking e per le provocazioni. Ma stavolta la polivalente ala da Michigan State non ha che parole al miele per i propri compagni, e in particolare sull’ottima prestazione difensiva corale mostrata finora su un giocatore del calibro di Lebron James.
Dopo l’ottima prestazione personale messa in piedi in gara 2 (28 punti, 7 rimbalzi, 5 assist e anche tanti minuti di buona difesa sullo stesso Lebron), Green ha respinto le lodi personali sottolineando ancora una volta come la vera forza degli Warriors sia proprio il collettivo e non il singolo:
“Se c’è una cosa che queste prime due gare hanno mostrato chiaramente, è che, se fosse possibile, è la nostra intera squadra ad essere l’MVP. Se dovessimo dare un MVP di queste prime due gare, personalmente lo darei a questa squadra”.
Green comunque non si è scordato del suo avversario, Lebron James, la cui forza tecnica dimostrerebbe la bontà della difesa di squadra che Golden State gli sta riservando, fino a qui in modo efficace.
“Quando sono andato a marcare Lebron, non gli ho detto nulla: non avevo bisogno di dirgli nulla. Un singolo difensore non può fermarlo, è semplice, e noi siamo tra le poche squadra che l’ha capito. Non c’è bisogno di parlare della mia difesa: con noi, l’effetto è sempre di squadra”.
Dopo le enormi difficoltà tecniche, e anche caratteriali, mostrate nella serie con i Thunder, Green pare ora molto più a suo agio sia da un punto di vista tattico, che da quello della concentrazione. Un buon affare per gli Warriors, visto il rendimento in campo.