Tripla doppia di Lebron, Cleveland sul velluto anche in gara 2 – Recap & Pagelle

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TORONTO RAPTORS

Demarre Carroll: 4.5. Coach Casey lo mette in single coverage su Lebron, e avrebbe le caratteristiche quantomeno per infastidirlo; il Re invece segna, fa segnare, si prende una marea di falli e domina quasi senza sudare. Poco presente e impreciso in alcuni tiri aperti anche in attacco.

Luis Scola: 5. A sorpresa in quintetto, piazza subito una tripla che pare togliere immediatamente la ruggine di questi playoffs da panchinaro fisso, ma è l’unico acuto della sua gara: per il resto, non incide in attacco e difensivamente a questi ritmi ha una marcia in meno. Non a caso gioca solamente 14 minuti.

Bismack Biyombo: 5. Prova a metterci la solita energia ma stavolta viene sovrastato sotto i tabelloni da Tristan Thompson e finisce per spegnersi. Le dichiarazioni spavalde del pre gara non vengono minimamente confermate in campo, in cui pare appunto un bambino spaurito.

DeMar DeRozan: 7.5. Tiene in piedi praticamente da solo la baracca soprattutto nel primo tempo. Poi sulla lunga distanza è troppo solo e finisce con il mollare gli ormeggi a sua volta nel naufragio dei suoi.

Kyle Lowry: 4. Basterebbe l’1/15 da 3 delle prime due gare per spiegare le sue prestazioni. Totalmente fuori da partita e serie, talvolta addirittura dannoso con le sue forzature per trovare ritmo, perde anche 5 palloni e non gli basta il giro in locker room per resettare la testa dopo queste gare da incubo. Doveva essere il fattore chiave per Toronto com’era stato in regular season anche contro i Cavs (2-1 per i Raptors e sempre con un grande Lowry), lo sta diventando per gli avversari invece…

Patrick Patterson: 6. Discreto apporto dalla panchina, quasi migliore rispetto a quando parte titolare.

Terrence Ross, Corey Joseph, James Johnson: 6.5. In momenti diversi della gara salgono in cattedra provando a dare adeguato supporto a DeRozan: chiudono tutti e tre a 11 punti con buone percentuali, sovrastando la panchina dei Cavs. Non basta, ma serviranno simili contributi per provare ad allungare la serie, in attesa di maggiori risposte anche dallo starting five.

CLEVELAND CAVALIERS

Lebron James: 8.5. Tripla doppia quasi in pantofole per il Re in soli 33 minuti: ogni volta che tocca palla son dolori per gli avversari, con punti, falli guadagnati, assist per i compagni. L’unica pecca di una gara altrimenti sontuosa è la percentuale ai liberi (9/17), che non gli permette di capitalizzare sempre tutti i falli che si procura: oggi conta poco, in altre gare potrebbe risultare un problema più pesante.

Kevin Love: 7. Chirurgico e vero finisseur nel senso letterale del termine: magari non è al centro del gioco e crea poco da solo, ma quando viene chiamato in causa dagli assist dei compagni (leggasi anche: di Lebron) non delude praticamente mai.

Tristan Thompson: 6.5. Torna il vero gladiatore d’area visto nella scorsa finale, e sovrasta un centro atletico come Byiombo grazie alla propria fisicità in area. Sfiora la doppia doppia (9 punti e 12 rimbalzi) e, una volta tanto, tira anche bene i liberi (5/6), fattore importante per evitare di subire fallo dopo ogni rimbalzo catturato.

JR Smith: 6.5. Sempre pronto a colpire con il suo sconfinato talento offensivo, piazza 3 bombe come al solito irreali e si applica anche bene in difesa su DeRozan: non a caso tiene il miglior plus minus di squadra (+20).

Kyrie Irving: 8. Anche il secondo violino di Lebron pare totalmente immarcabile per gli esterni dei Raptors, ammattiti dalle solite finte e dal ball handling ubriacante: grazie a esso batte spesso e volentieri il suo uomo e conclude tranquillamente dalla media o al ferro. Chiude come top scorer della gara a 26 con 12/22 dal campo e alcune giocate veramente notevoli, e stravince il duello in regia con Lowry.

Channing Frye: 6.5. Ancora una volta un fattore dalla panchina: tiratore ormai quasi infallibile, tiene a rimbalzo, porta esperienza, apre ovviamente il campo. Acquisto sottovalutato a gennaio ma sempre più prezioso.

Iman Shumpert, Richard Jefferson, Matthew Dellavedova: 5.5. Né infamia né lode per il resto della rotazione di Cleveland, che non demerita ma porta anche pochino alla causa. Ma con questi Raptors pare bastare e avanzare anche così.

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Giacomo Sordo

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