La stagione dei Los Angeles Lakers non è iniziata nel migliore dei modi. Sono arrivate, infatti, due sconfitte nelle prime due partite. A dirla tutta, i due incontri si sono sviluppati in maniera totalmente diversa. Il primo contro i T’wolves, ha visto i Lakers comandare a lungo ed essere poi sopraffatti nel finale. Nel secondo, invece, i Kings hanno schiacciato i Lakers sin dal primo quarto. Entrambi i match hanno però un elemento, positivo, in comune: le prestazioni di Kobe Bryant.
Le performance del numero 24 non vanno valutate tanto dalle statistiche, quanto dall’atteggiamento. Il cinque volte campione NBA ha dimostrato, rispetto agli anni passati, di avere molta più fiducia nei compagni di squadra e ha voluto sottolinearlo attraverso alcune dichiarazioni: “Sono cambiato. Non posso più giocare come prima. Devo far crescere loro“. Con quel loro, Bryant si riferisce a D’Angelo Russell, Julius Randle e Jordan Clarkson. Kobe ha poi continuato: “Non è semplice fare un passo indietro, ma devo farlo per forza“.
Durante l’estate Bryant ha più volte affermato di apprezzare in modo particolare Russell, e la sua opinione non è cambiata: “Desidero davvero che i ragazzi giovani, specialmente D’Angelo, prendano in mano le partite. Le devono leggere, capirne il flusso e prendere le giuste decisioni“. Il capitano giallo-viola, arrivato alla 20esima stagione in maglia Lakers, ha infine concluso: “Il mio compito è farmi da parte e supportare le nuove leve nel loro processo di crescita“. Attestazioni di stima di questo genere faranno sicuramente piacere ai giovani dello spogliatoio.
A D’Angelo & Co conviene quindi impegnarsi sin da subito per imparare i trucchi del mestiere, perchè avranno a disposizione, a meno di incredibili sorprese, soltanto questa stagione prima che la leggenda con il numero 24 si ritiri.