Categorie: Miami Heat

Miami-Brooklyn Gara 1: i commenti dei protagonisti

 

Le dichiarazioni di Gara 1:

“Non sai mai esattamente come andrà la prima gara della serie. Otto giorni senza giocare possono essere molto rischiosi, senza tensioni, dovendo aspettare che tutti gli altri finiscano le rispettive serie. Ma noi eravamo pronti, abbiamo giocato come volevamo.”

queste le parole di Ray Allen, protagonista assoluto insieme a Lebron James di una partita eccellente.

“La cosa più importante per noi è entrare in ritmo, avevo paura che il lungo stop ce lo avesse tolto, ma non è stato così. Grande integrità da parte di tutti.”
ha dichiarato LBJ nel post gara.
Il lungo dei Big Three, Bosh, ha aggiunto:
“Durante la stagione regolare, squadre come Brooklyn o San Antonio danno il massimo contro di noi, cercano ogni volta l’impresa, batterci qualche volta dà un senso di coraggio alle altre squadre. Ma nei playoffs ognuno di noi tira fuori il meglio. Ecco perché amo questo periodo della stagione, puoi sederti e studiare i tuoi avversari, fare la tua strategia e contrattaccare.”
Le dichiarazioni dei Brooklyn Nets partendo dal coach Jason Kidd:
“Questi sono i detentori del titolo, bisogna alzare l’asticella. Non è una squadra qualsiasi, dobbiamo trovare i loro punti deboli e sfruttarli per vincere. Dobbiamo assolutamente aggiustare qualche cosa in attacco.”
Garnett per la prima volta in 139 partite di playoffs finisce una partita con 0 punti a referto, queste le sue parole:
“Dobbiamo ricordare a tutti che gli Heat hanno avuto il tempo di riposarsi, ci hanno aspettato per otto giorni. E hanno potuto preparare al meglio la strategia, riguardando le quattro sconfitte che gli abbiamo rifilato in stagione. Dobbiamo fare meglio, e lo faremo.”
Infine Paul Pierce afferma:
“Questo è il motivo per cui l0ro sono i campioni. Abbiamo faticato il doppio di loro nella precedente serie. Possiamo vincere in trasferta, basta crederci. Dobbiamo solamente evitare tiri con bassa percentuale, muovere la palla e eseguire bene in attacco. Abbiamo fatto il primo passo, ma non il secondo o il terzo.”

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Pubblicato da
Matteo Platto

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